Il racconto che segue è tratto da una storia vera, ovvero un weekend romantico che ci siamo concessi io e Stefano qualche mese fa.
Sulla carta era un inizio di primavera, la realtà ci ha accolto invece fredda e uggiosa. Ma se ci conoscete, ormai saprete che non ci facciamo scoraggiare per così poco! E infatti abbiamo messo insieme un itinerario che soddisfa tutti i sensi e vuole rappresentare un’alternativa se mai vi dovesse capitare la sfortuna di trovare l’Arena chiusa.
E non solo l’Arena, quel giorno abbiamo trovato chiuso pure il Teatro Romano e la Torre dei Lamberti. Tutto questo a causa del meteo, a quanto pare il ghiaccio aveva reso questi luoghi potenzialmente pericolosi.
L’itinerario vale anche se vi stavate chiedendo cosa c’è a Verona oltre l’Arena e cercavate consigli un po’ meno turistici.
Accontentare la VISTA a Verona
Iniziamo da un senso che in viaggio cerca sempre soddisfazione: la vista. Per appagarla vi portiamo in un punto panoramico che ci ha davvero affascinato!
La vista panoramica da Castel San Pietro
Castel San Pietro domina Verona dalla cima di un colle, e si raggiunge attraversando lo storico Ponte Pietra, costruito sul fiume Adige. La salita è possibile a piedi, per una ripida ma caratteristica gradinata, oppure con la funicolare. Inaugurata per la prima volta nel 1941, era utilizzata principalmente dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti ospitata nel castello. Con l’avvento della seconda guerra mondiale fu chiusa, ed è tornata attiva solo nel giugno 2017.
L’imponenza di archi e porte a Verona
Nella foto di copertina giocavo a nascondino sotto l’arco dei Gavi, costruito dai Romani nel primo secolo d.C. per onorare i componenti della famiglia Gavia. L’arco fu posto in una posizione importante, delimitava infatti l’ingresso in città da via Postumia. Poi col tempo perse d’importanza, fino alla smontaggio in epoca napoleonica (1805). Solo nel 1932 venne riedificato nell’attuale posizione a fianco di Castelvecchio.
A poche centinaia di metri di distanza si trova Porta Borsari, che ha cambiato tanti nomi nel corso dei secoli, ma conserva intatto il suo fascino! Prima Porta Iovia, dedicata a Giove, poi porta di San Zeno e infine Porta Borsari (riferito ai soldati di guardia che riscuotevano i dazi vescovili).
Dove soddisfare il GUSTO a Verona
Ritorniamo in zona Castel San Pietro per un ristorante fuori dall’ordinario: avete mai pranzato in una chiesa sconsacrata? Al ristorante Redentore abbiamo gustato piatti tipici, in un’atmosfera unica. Se invece preferite restare nel cuore della città, sull’altra sponda dell’Adige, ecco tre ristoranti provati e approvati:
– Osteria da Ugo, locale che offre cucina tipica oltre a un indimenticabile carrello dei dolci;
– Trattoria al Pompiere, altro locale storico veronese, con piatti e vini tipici;
– Taverna di via Stella, chiude il trio dei locali rustici che offrono piatti super gustosi a Verona.
Per tutti vi lascio il riferimento al sito ufficiale: attenzione la lettura dei menù potrebbe far aumentare la salivazione! Consigliata la prenotazione.
Leggende legate al TATTO a Verona
La tradizione vuole che toccare il seno destro della statua di Giulietta porti fortuna in amore. Avevate notato che questa parte della statua appare molto più consumata rispetto al resto del corpo? Ora avrete capito perché, tanto che l’originale è stata rimossa e sostituita con una copia… porterà altrettanta fortuna?! Altra curiosità: esistono copie della statua di Giulietta anche in altre città del mondo: da Monaco di Baviera, a Chicago, a Bangkok fino alla cinese Ningbo.
Riscaldarsi a Verona
Oltre alla pausa pranzo, cosa c’è di meglio di un museo per riprendersi un po’ dal freddo dell’inverno? Da ottobre a maggio sono molti i musei che propongono l’ingresso a un euro la prima domenica del mese: noi abbiamo scelto il museo di Castelvecchio. La visita, fatta con calma, richiede un paio d’ore. Controllate sul sito ufficiale dei musei civici tutte le strutture coinvolte.
Per soddisfare tutti i sensi, il nostro itinerario per un weekend si sposta fuori Verona, con un occhio di riguardo per il relax.
UDITO: godersi il silenzio e la quiete fuori Verona
Abbiamo scelto di dormire fuori Verona perché quando ho visto su Instagram l’hotel Corte Malaspina me ne sono innamorata! L’esperienza ha confermato la prima impressione: la calda accoglienza della famiglia Pederzani Libanti, le camere arredate con gusto e i tanti richiami alla tradizione sparsi per l’hotel, la ricca colazione e la quiete che si respira in questa frazione di Castelnuovo del Garda.
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OLFATTO: una nuova esperienza sensoriale in sauna
Alle terme Aquardens ci siamo innamorati delle due grandi saune dove si celebra il rito dell’aufguss. Questo rituale prevede l’utilizzo di essenze aromatiche o balsamiche, in questo caso contenute in palle di ghiaccio che venivano gettate sulle braci. Chi esegue l’aufguss va poi ad acuire l’effetto muovendo l’aria con un asciugamano o un grande ventaglio. Tutto questo con gesti misurati e musica di sottofondo… una meraviglia! Anzi se avete altri posti da consigliarci in cui si pratica l’aufguss, siamo tutti orecchi!
Le terme Aquardens sono situate a circa 20 minuti (16 km) dall’hotel Corte Malaspina e questa vicinanza è stata fondamentale per la nostra scelta. Avete presente lo shock di rimettersi in auto per ore dopo una serata alle terme?! Se non ne soffrite, beati voi! Ma noi ci siamo trovati: entrambi soffriamo il sonno se dobbiamo metterci alla guida la sera tardi… per fortuna esiste la soluzione, ovvero fermarsi in hotel o anche da parenti e amici a seconda dell’evento che ci porta lontano da casa. 😉
Abbiamo acquistato i biglietti per l’ingresso serale direttamente in hotel, con due benefici:
– abbiamo evitato la fila all’ingresso delle terme Aquardens, generalmente molto affollate;
– abbiamo risparmiato un po’, pagando 28 euro l’ingresso serale festivo alle terme che a oggi sul sito ufficiale costa 31 euro.
A chi consigliamo le terme Aquardens
Abbiamo trovato la zona piscine sin troppo affollata per la nostra idea di serata romantica. Per i suoi spazi molto ampi la consigliamo piuttosto per una giornata in famiglia, soprattutto per quelle giornate di pioggia in cui non sappiamo più come far sfogare i bambini! Nei giorni festivi l’ingresso famiglia ad Aquardens (2 adulti e 2 bambini fino a 14 anni) costa 94 euro, mentre nei feriali 79 euro.
E con l’olfatto si conclude il nostro viaggio a Verona attraverso i cinque sensi: vi aspetto nei commenti per scoprire qual è il senso più importante per voi in viaggio.
Se avete intenzione di andare a Verona prima di Natale, potrebbero interessarvi anche i miei consigli sui mercatini di Natale. Ne ho parlato nel blog di Chiara: 10 idee per il ponte dell’Immacolata con i bambini.
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Alla prossima avventura!
Anna
4 comments
Sono d’ accordo sulle terme… Troppo affollate per essere una pausa romantica!
Però la zona saune è pazzesca!
Verona offre davvero tanto oltre l’Arena: ogni volta che ci vado, mi perdo felicemente nelle vie laterali. Io consiglio: il giardino Giusti, il tour bellissimo di Verona Minor Hierusalem, il quartiere in perfetto stile liberty a Borgo Trento … e la lista continua!!
Grazie per questi ulteriori suggerimenti Katja!