Berlino è stato un viaggio speciale: sull’onda dell’entusiasmo del viaggio fatto per il mio addio al nubilato a Parigi, con due care amiche abbiamo deciso di prenotare un weekend nella capitale tedesca. Partenza con easyjet il venerdì sera subito dopo lavoro, rientro il lunedì sera (che se avessimo previsto tutte le telefonate di lavoro da gestire, rientravamo direttamente la domenica, ma questa è un’altra storia).
Il bello di partire tra adulti, ogni tanto, è la possibilità di fare un programma super serrato, che prevede ore da trascorrere nei musei (con il freddo invernale ci starete benissimo!) e molta strada percorsa a piedi. Eppure, ci siamo ritrovate a fare cose come minimo da adolescenti, come noleggiare i monopattini elettrici per andare a esplorare il quartiere dei murales, Friedrichshain. Quindi, con le dovute sottrazioni, da questo itinerario completo per 3 giorni intensi a Berlino, potete ricavarne anche un itinerario adatto alle famiglie.
Cosa troverete in questo articolo
Come raggiungere Berlino e come muoversi in città
Abbiamo scelto un volo Easyjet da Venezia con arrivo a Berlino Tegel: l’aeroporto è ben collegato con il centro città; si può fare il biglietto per metro e autobus e con un paio di cambi siamo arrivate tranquillamente sino al nostro hotel, il Meininger hotel Alexanderplatz. Nonostante il nome, che può far immaginare che sia in posizione super centrale, si trova a circa 1,5 chilometri da Alexanderplatz, ma è risultato comunque comodo e in una zona ben servita dai mezzi.
Eravamo poi indecise se fare qualche city card, ma alla fine sulla base di quello che volevamo visitare, è risultato più conveniente prendere gli ingressi singoli. Ci siamo mosse molto a piedi e quando abbiamo utilizzato la metro, abbiamo fatto il biglietto giornaliero per piccoli gruppi, che costa 19,90 euro. Va bene per gruppi fino a 5 persone, ma già in 3 è conveniente perché il biglietto singolo giornaliero costa 7 euro. Il prezzo invece è ridotto di circa il 30% per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Cosa vedere assolutamente a Berlino: giorno 1
Ci muoviamo a piedi dall’hotel e in circa 20 minuti raggiungiamo Alexanderplatz, dove individuiamo un posticino carino per fare colazione. Da Gregory’s offre brioche, fette di torta, ma anche più salutari yogurt e frullati di frutta fresca.
Il duomo di Berlino
Con la pancia piena ci dirigiamo volentieri a visitare il Duomo di Berlino, che personalmente ho adorato. L’interno è riccamente decorato e narra una parte importante di storia tedesca. Inoltre, nonostante i lavori in corso, la vista a 360 gradi dalla cupola ci ha regalato un primo abbraccio a tutta la città. L’ingresso costa 7 euro, il ridotto 5 euro, e comprendono l’accesso al duomo, alla cripta, alla cupola panoramica e al museo.
L’isola dei musei
Proprio accanto al Duomo, si trova la cosiddetta isola dei musei, patrimonio UNESCO. Si tratta di una vera e propria isola, infatti la Sprea, il fiume che attraversa Berlino, in questo tratto si divide in due e al centro si trovano cinque fra i musei più belli della città. Visitare Berlino in inverno in questo caso si è rivelata un’ottima scelta: abbiamo passato quasi un’intera giornata dentro i vari musei, che offrono un’ampia collezione di reperti storici e artistici, suddivisi per periodo di appartenenza.
Se avete intenzione di visitare più musei, vi converrà acquistare il biglietto cumulativo, che consente l’accesso a tutti e cinque i musei sull’isola al prezzo di 18 euro per l’intero, 9 euro per il ridotto. Vi consiglio di acquistarlo presso il Pergamon museum, in quanto è l’unico in cui viene assegnato un orario di ingresso, mentre agli altri potrete accedere liberamente durante la giornata.
Devo ammettere che viaggiare tra adulti e il freddo invernale hanno reso piacevole passare quasi un’intera giornata per musei. Se invece siete in famiglia, io vi consiglio di concentrarvi sul Pergamon, che raccoglie un’incredibile collezione di antichità, con esempi perfettamente conservati di arte greca, romana, arte del vicino Oriente e islamica. Vi segnalo però, al fine di evitarvi una delusione, che l’altare di Pergamo è situato in un’ala del museo attualmente in restauro e pare non sarà visitabile sino al 2023.
Un altro museo che può rivelarsi interessante per i più piccoli, è il Neues museum, che a dispetto del nome, è dedicato alla preistoria e all’antico Egitto. Tra i pezzi più importanti della collezione, spicca il busto della regina Nefertiti.
Gli altri musei dell’isola sono:
- Altes Museum, dedicato all’arte antica;
- Alte NationalGalerie, riservata all’arte dell’Ottocento;
- Bode Museum, che raccoglie l’arte bizantina e medievale fino al Settecento.
Da dove ammirare Berlino al tramonto
Pensavamo di salire sulla torre della televisione, simbolo della città, ma la lunga fila, il cielo non perfettamente limpido e il prezzo (intero 13 euro, ridotto 8,50 euro) ci hanno fatto desistere. Ci siamo però rifatte salendo per un aperitivo sulla terrazza del vicino hotel ParkInn, sempre ad Alexanderplatz, al prezzo di 4 euro.
Altro punto storico, perfetto da ammirare al tramonto, è la porta di Brandeburgo, alla quale si arriva procedendo dritti verso est dall’isola dei musei, sulla strada chiamata Unter den Linden. E’ una delle poche porte storiche della città che si è conservata sino a oggi. Da qui inizia anche il Tiergarten, il parco pubblico più grande di Berlino, ma lo rimandiamo a un altro giorno.
Cosa fare a Berlino in tre giorni: giorno 2
Il secondo giorno ci porta in metro a fare colazione vicino all’East Side Gallery, da cui vi consigliamo di iniziare, per evitare il flusso di gente nelle ore centrali della giornata.
Il quartiere di Friedrichshain e l’East Side Gallery
La sezione di muro più lunga rimasta a Berlino (1,3 chilometri), si trova lungo la Sprea ed è conosciuta come East Side Gallery. Il muro ospita su entrambi i lati interessanti murales, opera di 118 artisti provenienti da 21 paesi diversi. Vi lascio nelle foto alcuni dei miei preferiti: dai più colorati, a uno dei più conosciuti, quello che immortala la Trabant (considerata l’auto del popolo della Germania est), al più toccante, che per me è quello che mostra tanti volti impauriti, angosciati, sconvolti.
In giro per il quartiere di Friedrichshain sono sparsi altri murales noti, che noi abbiamo scelto di andare a cercare in monopattino, per risparmiare un po’ di energie. I monopattini elettrici Lime si trovano sparsi in giro per tutta la città e sono attivabili tramite app. Se siete in famiglia basta che un solo componente scarichi l’app, da cui si possono attivare più monopattini. Vi sarà addebitato un costo per lo sblocco (circa 1 euro) e poi un prezzo al minuto (circa 0,60 euro); se vi fermate potete mettere in pausa anche il vostro Lime. Se avete intenzione di utilizzarlo più volte durante la giornata (si possono ritirare e lasciare in tantissimi posti in giro per la città), potrebbe essere conveniente fare l’abbonamento giornaliero, che quando siamo state noi a Berlino costava 19,90 euro.
L’esperienza in monopattino è stata super divertente (date un’occhiata alle storie in evidenza su Instagram, mi trovate sempre come @panannablogdiviaggi), ma i murales che consigliava la guida non mi hanno entusiasmato. Il quartiere merita comunque una visita per i tanti scorci colorati o la sera per l’animata vita notturna.
Per pranzo ci spostiamo verso la rinnovata Potsdamer platz, dove vi consiglio di passare anche verso sera, magari per un aperitivo o cena, per ammirare il gioco di luci che la illumina.
La Topographie des Terrors
L’edificio che ospita questa mostra fotografica, che ricostruisce gli anni dell’ascesa e del dominio nazista, fino alla sua caduta, è stato costruito sopra i resti del quartier generale nazista. E già questo mette i brividi quando si entra dal cancello, se si entra con lo spirito giusto. Per noi, l’ora che abbiamo passato ad ascoltare l’audioguida, ciascuna per conto suo, è stata terribile. Ci ha toccato nel profondo, tanto che poi non ce la siamo sentita di andare anche al Museo ebraico, che avevamo in programma per lo stesso giorno.
Non vi posso consigliare di portarci i figli. Io i miei, che attualmente hanno 15 e 14 anni, li porterei. Ma penso sia una scelta che ciascun genitore deve fare sulla base dell’età e della sensibilità dei piccoli, che solo voi conoscete.
Il Checkpoint Charlie
Tutt’altra aria si respira al Checkpoint Charlie, che tra il 1961 e il 1990 ha rappresentato l’unico punto di passaggio per gli stranieri tra la zona est e la zona ovest di Berlino. Lo abbiamo trovato seminascosto dietro un albero di Natale (abbiamo viaggiato a fine novembre 2019), accanto a un negozio/museo che vende souvenir del muro, principalmente pezzi dipinti che certificano provenire dall’originale muro di Berlino.
Una piccola curiosità: si narra che Lucio Dalla compose qui la canzone ‘Futura‘, dedicata a due amanti divisi dal muro, che sognano una figlia che chiameranno Futura.
La Berlinische Galerie
La nostra voglia di leggerezza ci porta a fare tappa in una galleria d’arte moderna, che effettivamente raggiunge l’obiettivo. Tra i pezzi più significativi esposti c’è una collezione di pittura dedicata ai principali movimenti artistici dalla fine del XIX secolo a oggi. Alcune opere vengono riproposte tramite plastici, a uso dei non vedenti, ma l’ho trovato un metodo utile anche per spiegare ai più piccoli la composizione di questi quadri. Sempre a misura di bambino, al centro del museo si trovano un’area multimediale dove fare esperimenti e una stanza con tutti gli strumenti per disegnare la propria opera d’arte.
Dopo la visita siamo tornate verso Potsdamer platz per cenare in una birreria tipica, dove finalmente ho mangiato i miei amati spätzle. Nel prossimo articolo raccoglierò tutti i consigli per mangiare a Berlino.
Cose da non perdere a Berlino: giorno 3
Per il nostro ultimo giorno di permanenza a Berlino, l’itinerario riparte dalla porta di Brandeburgo.
Il Memoriale dell’olocausto
Seguendo il lato esterno del Tiergarten, raggiungiamo il Memoriale dell’olocausto o Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa. Il monumento, progettato dall’architetto Peter Eisenmann, è composto di oltre 2700 blocchi rettangolari di cemento, che ricordano le tombe di un cimitero. I blocchi hanno altezze diverse, sono più bassi verso la strada, poi si alzano, man mano che il terreno sottostante si abbassa. Addentrandosi nella struttura, si prova un senso di costrizione, che vuole far riflettere su ciò che provarono i milioni di deportati.
Se ci andate con i bambini, vi prego di non farli correre, arrampicare, fare schiamazzi… Cose tutte peraltro vietate. Noi purtroppo abbiamo trovato una classe superiore molto maleducata ed è terribile che si possa giocare con leggerezza in un posto del genere.
Sotto il memoriale, che è possibile visitare a qualsiasi ora, si trova il Centro Informazioni, aperto dal martedì alla domenica con orario 10.00 – 19.00. Il centro ospita una raccolta di documenti riguardanti le vittime dell’Olocausto e le loro famiglie.
Dall’altro lato della strada principale, si trova invece il memoriale dedicato agli omosessuali vittime del regime nazista.
Il Tiergarten: un polmone verde nel cuore di Berlino
Nato come riserva di caccia reale, divenne poi un parco pubblico a partire da inizio Ottocento. Di regale conserva ancora lo Schloss Bellevue (Castello del Belvedere), oggi dimora del presidente federale tedesco. Inoltre è da vedere l’imponente colonna trionfale (Siegessäule) eretta per festeggiare la vittoria prussiana sulla Danimarca (1864). In seguito, sulla sommità fu posta una statua dorata rappresentante la Vittoria, da cui il nome Colonna della Vittoria. È possibile accedere all’interno di questo monumento e salire fino alla terrazza panoramica posta sotto la statua dorata.
Se visitate Berlino con la bella stagione, questo parco può rappresentare una piacevole sosta rilassante e un momento di svago per i bambini. In inverno merita comunque una passeggiata, ma la temperatura non era altrettanto piacevole!
Reichstag: il palazzo del parlamento
Costruito per essere un simbolo di unità nazionale, fu inaugurato nel 1894 e poi semidistrutto da un incendio nel 1933.Questo evento fu la scusa che aspettavano i nazisti per sospendere i diritti civili, sino ad allora garantiti dalla costituzione. Abbandonato dopo la seconda guerra mondiale, fu restaurato una prima volta negli anni Sessanta. Negli anni Novanta, infine, fu dotato della moderna cupola che oggigiorno lo caratterizza e tornò a essere la sede del Parlamento nel 1999.
È possibile accedere gratuitamente alla cupola e fare una visita guidata con audioguida, ma bisogna registrarsi prima online, sul sito ufficiale del Parlamento: Prenotazione visita Bundestag. Nel momento in cui scrivo (marzo 2020) anche queste visite sono bloccate a causa del Coronavirus. Ma spero che si possa tornare presto a viaggiare!
Alla prossima avventura,
Anna
4 comments
Quante belle foto, e un ottimo itinerario! Poi tra amiche… il top 🙂
Sai che anch’io ho avuto la stessa impressione al Memoriale dell’Olocausto? Bambini urlanti, ragazze che si facevano i selfie. Ci sono rimasta male, anche se non ho detto niente.
Esatto, il rispetto andrebbe insegnato sin da piccoli!
Ciao PanAnna, complimenti per il BLOG! Se tornerete a Berlino saremo lieti di potervi accompagnare alla scoperta della città, riusciremo a farvela amare ancora di più! Siamo un gruppo di guide italiane chiamato GUIDEinTOUR, gli unici a offrire anche un free tour di Berlino in italiano! Vi aspettiamo al nostro punto di ritrovo!!!
Grazie per l’invito! Sicuramente una visita guidata permette di apprezzare ancor di più una città.