“#Napoliperme è la pizza, i presepi e attraversare piazza Plebiscito”
Queste le prime tre cose a cui ho pensato, quando Cristina di Viaggiapiccoli.com mi ha chiesto cosa fosse Napoli per me. E vi anticipo la conclusione: sono stata brava perché di Napoli ho apprezzato proprio la pizza, i presepi di via San Gregorio Armeno, la grande piazza Plebiscito. Ma non solo! Perché a Napoli c’è davvero tanto da scoprire. Per fortuna, complici i voli che il lunedì costano molto meno della domenica, ci eravamo tenuti un giorno in più.
In quattro giorni abbiamo visto parecchie cose in città, e fatto una lista di quelle che vedremo la prossima volta. Se poi volete aggiungere anche una gita in giornata a Ercolano o Pompei, vi consiglio di fermarvi almeno una settimana.
Cosa troverete in questo articolo
Napoli per me è viva
Itinerario a Napoli, giorno 1
Giusto il tempo di lasciare le valigie a casa Magà, il b&b che ci ha ospitato in questi giorni, situato appena dietro il Museo archeologico, e scopriamo quanto sia strategica la nostra posizione per andare alla scoperta del centro storico. Il luogo dove troveremo le tracce di oltre venti secoli di storia della città, nata come colonia greca nell’VIII secolo a.C. con il nome di Partenope, divenuta poi Neapolis con l’avvento romano. Poi c’è da perdere il conto con l’elenco dei domini che si sono susseguiti, ma di ciascuno troverete traccia in città, se sarete attenti osservatori! Non per niente il centro storico di Napoli è patrimonio UNESCO.
Ma torniamo ai giorni nostri. Abbiamo passeggiato tra le vie del centro storico, stupendoci di quanti piccoli negozi ci siano. Abbiamo visto negozi di musica, librerie, gallerie d’arte come quella di SPIFF Creation, maestri artigiani dell’arte presepiale come Di Virgilio Art e LaScarabattola Napoli. La prima impressione è stata quella di una città viva, di quelle che sanno conservare le tradizioni, tra credenze e superstizioni, come la statua del Pulcinella: toccategli il naso perché si dice porti fortuna!
Una passeggiata nel centro storico di Napoli: cosa non perdere
Abbiamo visitato chiese, chiostri, pizzerie e osterie come Signora Bettola. Perché qui anche quella del cibo è un’arte.
Tra le tappe da non perdere se visitate a piedi il centro storico, segnate:
– il complesso monumentale di Santa Chiara, con il chiostro di maioliche che a noi ha ricordato tanto Piazza di Spagna a Siviglia;
– la vicina chiesa del Gesù Nuovo, splendido esempio di basilica barocca;
– la cappella di San Severo con il Cristo velato (noi ce la siamo persa causa fila chilometrica, ma potete scegliere un orario d’ingresso e acquistare i biglietti online dal sito ufficiale al prezzo di 9 euro per gli adulti, 7 euro per i ragazzi, 1 euro fino a 9 anni: Biglietti Museo San Severo);
– il Maschio angioino, o Castel Nuovo, nato come residenza reale degli Angioini e oggi sede del museo civico;
– proseguite poi verso il lungomare, passando per piazza Plebiscito, fino a raggiungere Castel dell’Ovo, il posto perfetto per godersi il tramonto;
– rientrate verso il Museo archeologico passando per piazza Dante e proseguite nel quartiere San Giuseppe per una cena a base di street food, un’altra chicca napoletana.
Cosa fare a piazza Plebiscito
Provate a sfatare la leggenda e poi concedetevi un caffè speciale al Gambrinus
La piazza più grande della città è da vedere, sia di giorno, sia con l’illuminazione notturna, ma soprattutto da attraversare bendati! Perché? Dice la leggenda che sia impossibile, partendo dalla porta di Palazzo Reale attraversare la piazza e passare tra le due statue equestri del Canova; tanto che la regina Margherita concedeva ogni mese a un prigioniero di tentare la sorte, ma nessuno ci è mai riuscito. Provare per credere.
E poi fate una tappa al Gran Caffé Gambrinus, storico locale partenopeo. Assaggiate almeno uno dei caffè speciali, magari accompagnato da una selezione di dolci tipici (a Napoli è impossibile non mangiare, che ve lo dico a fare?!) e al momento di pagare regalate un caffè sospeso.
Napoli per me è fatta di persone
Itinerario a Napoli, giorno 2
Il secondo giorno, dopo la colazione incredibile che ci ha offerto Casa Magà, abbiamo raggiunto Casa Tolentino e insieme a Peppe abbiamo esplorato i Quartieri Spagnoli. Lui ci è nato, e li vive tutti i giorni: chi meglio di lui ce li poteva raccontare?!
Napoli: visita guidata ai quartieri spagnoli
Abbiamo conosciuto Tina & Angelo, fruttivendoli, ma non solo: il loro negozio ogni martedì diventa un punto d’incontro per il quartiere, animato dalle lezioni di cucina. Poi abbiamo fatto tappa al Bar Mastracchio per conoscere il vero inventore del caffè caldo freddo, una delizia che dovete assolutamente provare a Napoli!
Abbiamo parlato della rivoluzione che parte dal basso, delle iniziative contro il declino dei quartieri volute dagli stessi residenti, di FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli onlus, che lavora con i ragazzi disabili, e non solo.
Abbiamo continuato il nostro viaggio tra il sacro e il profano visitando la chiesa di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe. Patrona della città insieme a san Gennaro, è considerata la santa della maternità. Sulla sua sedia una suora benedice le future mamme e anche qualche papà. A noi ha augurato una femminuccia dopo i due maschi, se la benedizione si avvererà, abbiamo già cinque travel blogger pronte a farle da madrine!
Rasenta la fede anche la dedizione dei napoletani per Maradona e per il Napoli. Lo capiamo ancor meglio nei quartieri Spagnoli, per i vari murales sparsi sui muri delle case e gli striscioni.
Ci concediamo un pranzo veloce da SoloPizza e poi via, si riparte.
Dove assaggiare il vero caffè napoletano
Nel pomeriggio la palla passa a Gianluca, che ci conquista con la sua masterclass di caffè napoletano nella cucina di Spira Mirabilis Napoli – Casa Maria Luisa. Ogni coppia aveva a disposizione una caffettiera e una confezione di caffè Mexico, prodotto locale. Dopo aver osservato la procedura, è il nostro turno di sperimentare. In palio per i più bravi una caffettiera da portare a casa, per tutti l’esperienza di un caffè lontano anni luce dall’espresso. La preparazione è una sorta di rito, fatto di una sequenza di gesti, portato perfino al cinema da Eduardo de Filippo e Sofia Loren.
Ci siamo riempiti gli occhi dei colori della street art che anima questi quartieri, le orecchie di storie da ricordare, il naso del profumo di caffè!
Napoli per me è fatta di passione
Itinerario a Napoli, giorno 3
Quella che ha portato Gianluca Minin a scoprire la Galleria Borbonica nel 2005, calandosi da un pozzo alto 45 metri. Da quel momento ci vogliono cinque anni di duro lavoro, tutto volontario, per svuotare le gallerie dai detriti e riportarle alla luce. Ce ne vuole tanta di passione per passare il proprio tempo libero in queste gallerie, scavate nel tufo giallo. E ce la trasmette tutta con le sue parole, camminando tra quelli che qualcuno chiamerebbe rottami, noi tesori.
Ci immaginiamo quando queste cavità erano utilizzate come enormi cisterne per le case nobili, quando re Ferdinando Borbone fece costruire una strada per passare in carrozza ed evitare il traffico in superficie. Pensiamo alle povere persone ammassate qui durante la Seconda Guerra Mondiale, quando divenne un ricovero bellico. Scopriamo i reperti di quanto la Galleria servì da deposito giudiziale, poi ricoperti dai rifiuti di quando fu trasformata in discarica.
Ritorniamo alla luce portando con noi tante storie e un certo languorino… che ci porta fino al Vomero!
Prendiamo la funicolare per andare a scoprire un’altra grande passione, quella del maestro pizzaiolo Errico Porzio, che ci svela come creare la pizza perfetta. Ma questo non ve lo possiamo rivelare, dovete passare a trovarlo per farvi raccontare tutto. Dopo pranzo, proseguiamo a piedi verso Castel Sant’Elmo, che purtroppo troviamo chiuso a causa del forte vento. Scendiamo per la Pedamentina san Martino e torniamo verso il Museo archeologico (tutte le strade portano a casa Magà).
Il pomeriggio è nuovamente a tema arte di strada, passeggiamo tra le vie del Rione Sanità, alla ricerca dei murales più noti. Tra i palazzi del quartiere che diede i natali a Totò, scopriamo anche Poppella, una pasticceria eccezionale, e la storia dell’invenzione del fiocco di neve, direttamente dal suo creatore, Ciro Poppella. Anche qui, ritroviamo la passione come ingrediente fondamentale, la passione che ti fa tenere duro anche quando ti trovi davanti grossi ostacoli, che ti fa insistere anche quando gli altri sembrano non apprezzare il tuo lavoro, perché sai che è di qualità e prima o poi sarà riconosciuto.
Napoli per me è anche relax
Itinerario a Napoli, giorno 4
Dopo tre giorni e svariati chilometri macinati, senza risparmiarci salite e discese, ci concediamo un po’ di riposo. Scegliamo di esplorare la città da un punto di vista privilegiato: saliamo a bordo di City Sightseeing, che ferma proprio davanti al Museo archeologico, e ci godiamo il panorama e le spiegazioni in cuffia comodamente seduti, mentre il pullman affronta la salita sino al museo di Capodimonte. Con il biglietto giornaliero hop on hop off si hanno a disposizione due linee: una che attraversa il centro storico alla scoperta dei luoghi dell’arte, la seconda che arriva sino a Posillipo, punto di osservazione privilegiato sul Golfo di Napoli. Noi le abbiamo percorse entrambe la mattina, per poi fermarci a pranzo vicino a Castel dell’Ovo.
Un viaggio rischia a volte di trasformarsi in una corsa, soprattutto quando la scelta di cose da fare e vedere è ricca come a Napoli. Ma se troviamo il tempo di fermarci, allora apprezzeremo veramente l’esperienza che stiamo vivendo.
Se quando vi ho detto relax, stavate pensando proprio di staccare dal mondo, potrebbe fare al caso vostro la SPA di Palazzo Caracciolo, splendido hotel del gruppo Accor, che da poco ha scelto di renderla accessibile anche a chi non soggiorna in hotel. Sul sito ufficiale trovate prezzi e orari: Palazzo Caracciolo wellness.
Salutiamo Napoli lasciando un pezzo del nostro cuore, certi che ci torneremo! Mentre Genni ci riaccompagna in aeroporto, penso al famoso detto ‘Vedi Napoli e poi muori”…
Vedi Napoli e poi muori dalla voglia di tornarci!
Consigli utili per godersi Napoli
Come raggiungere la città di Napoli
Sveglia all’alba, voliamo con Volotea da Verona, imbarco alle 6.30, alle 8.30 siamo già atterrati a Napoli. Mentre aspettiamo Monica e Fabrizio, abbiamo il tempo di guardarci intorno e osservare che l’esperienza partenopea inizia già dentro l’aeroporto. Che siate in partenza o in arrivo, troverete all’interno dello scalo un percorso archeologico unico nel suo genere, che esplora il tema del viaggio insieme a quello del volo. In esposizione si trovano diverse divinità alate, in un allestimento che può diventare una caccia al tesoro per i vostri bimbi durante l’attesa.
Unico è anche il transfer che ci ha portato in centro città: il taxi di Genni è stato allestito in collaborazione con l’aeroporto di Napoli, all’interno troverete uno schermo con tutti i voli in tempo reale, ma soprattutto la disponibilità dell’autista. Genni ha studiato storia dell’arte, ed è pronto a introdurvi la città di Napoli mentre vi accompagna a destinazione.
Se non siete sicuri che l’aereo sia il mezzo più economico per raggiungere la capitale campana, potrebbe tornarvi utile questo articolo: Come scegliere il mezzo di trasporto più economico per viaggiare in Italia.
Dove dormire a Napoli
La scelta ideale per noi è casa Magà, il b&b che ci ha ospitato durante il nostro soggiorno a Napoli: una struttura calda e accogliente, grazie agli ambienti rinnovati da poco, ma soprattutto alla simpatia di Giulio, il padrone di casa. Armato di cartina, ci ha offerto subito un sacco di informazioni utili. Oltre a cosa vedere a Napoli (per cui la nostra lista era già piuttosto lunga), ci ha consigliato i ristoranti tipici e le migliori pizzerie. Ad esempio scopriamo che da Starita c’è parecchio da aspettare, quindi se la sera siete stanchi, approfittate del servizio di consegna a domicilio e gustatevi la pizza nella cucina condivisa di casa Magà.
La nostra stanza era davvero spaziosa: grazie ai soffitti altissimi, sopra il bagno trova spazio un soppalco con due letti aggiuntivi, in pratica è una piccola suite perfetta per un soggiorno per una famiglia di quattro persone. Se siete di più, potete affittare tutta la casa, che comprende un’altra stanza matrimoniale e il relativo bagno.
E voi siete già stati a Napoli? Raccontateci le vostre impressioni sulla città nei commenti!
32 comments
Ho radici napoletane nel sangue ma non l’ho mai visitata, che vergogna!! Hai creato un super itinerario, mi piacerebbe poterlo ricalcare un bel giorno. E bere IL caffè 😊
Grazie mille Lucy! Il caffè è qualcosa di unico!!!
Ciao Anna, molto interessante questo itinerario!! Io non ho mai visitato Napoli così da vicino ma solo poche ore di passaggio…
Vedo che ci sono molte belle chiese da visitare, mi devo organizzare per andare a vederla come si deve! 🙂
Assolutamente! Infatti sai che ti ho proprio pensato in quei giorni?!
Napoli e di mille colori, vero, cara Anna!
È una città davvero bellissima che merita di essere scoperta così come hai fatto tu, e non con un mordi e fuggi!
Un gran bell’articolo, dove si possono trovare tante idee per visitare Napoli!
Una città che sicuramente, vi aspetta ancora!
Un abbraccio … Mimi!
Grazie Mimì, sono felice ti sia piaciuto!
Adoro Napoli! Ci sono stata solo una volta, ma devo assolutamente tornarci. Regala delle emozioni uniche e ti fa sentire bene 🙂 belle foto e bei consigli!
Grazie Noemi, sono felice che l’articolo ti sia piaciuto!
Napoli è una città che desidero visitare da tempo e aspettavo di leggere il tuo racconto per assaporare questa città insieme a voi. Davvero interessante questo itinerario tra cibo, street art, arte in senso classico e soprattutto la gente. Gli incontri sono quello che fa la differenza tra una vacanza e un viaggio.
Grazie Laura, hai assolutamente ragione sulla differenza!
Anna, hai scritto l’enciclopedia dei suggerimenti per una visita a Napoli che custodirò con cura. Si, perché sono da anni che penso di visitare come si deve questa città, più volte vista ma mai in modo corretto. La prima cosa che farò è ammirare il Cristo Velato. Torniamo insieme ?
Mi sembra un’ottima idea andarci insieme!! Magari quando ricompreremo la moto, già me lo sogno!
Itinerario molto interessante, credo proprio che prenderò spunto 🙂
Grazie Paola! E se hai domande siamo a disposizione 🙂
Ci sono stata tanti anni fa e ho visitato anche la zona limitrofa intesa come costiera Amalfitana. Per me z Napoli è anche Vesuvio. Ci siamo saliti.. che fatica!
Hai ragione, anche il vulcano ha il suo fascino! Speriamo di andarci al prossimo giro!
Un super itinerario con esperienze insolite da provare assolutamente! 😍
Napoli è una città splendida e merita davvero quatto giorni pieni! 😉
Bravissimi, gran bel post! 😎
Grazie ragazzi!
Napoli è così magnetica che non smette mai di sorprendere. un’esperienza che mi manca è la visita dei quartieri con i ragazzi del posto. Credo che il loro modo di rilanciare e far apprezzare la loro città partendo dai quartieri sia un’esperienza da non perdere! Pochi giorni ma intensi direi no? e poi devo dire grazie a Napoli per me, per averci fatte incontrare!
Assolutamente Simo! Che gioia incontrarti!
L’ho letto solo ora….ma tutto d’un fiato… e ho riconosciuto anche una monella in una foto vicino a una statua i nferro.
Garzie Anna <3 per aver amato Napoli
Grazie a te per questo progetto meraviglioso Cri! Un bel regalo conoscervi finalmente dal vivo!
Sono state giornate bellissime, Napoli è una città stupenda ed è stato un piacere condividere con voi questa esperienza. Spero di rifare presto un viaggio insieme!
Piacerebbe tantissimo anche a noi partire con te e Fabrizio! 🙂
Ti sto pensando molto in questi giorni <3 e penso alla perfezione di questi tre giorn ia Napoli
Cri davvero! Non conta tanto avere un’organizzazione perfetta (vedi il meteo che ci ha dato contro) ma fare le cose con il cuore!
Ciao ,
io sono Campana e mi ha incuriosito il vostro articolo su Napoli , guardarla con gli occhi di chi la vede per la prima volta o comunque del turista e’ stato come riscoprirla.
Bravi
Saluti
Rossella
Ma grazie!
Andrò a Napoli ad inizio aprile ma per soli 2 giorni! Dovrò fare un super riassunto e selezione delle tue bellissime proposte! 😉
Mi raccomando la pizza 😀
Napoli è stupenda, una delle città che più amo. Grazie mille per questi 4 itinerari originali! Io provo a tornare a Napoli almeno una volta l’anno, la prossima volta che vado prenderò qualche spunto. E comunque sono d’accordo, Napoli è fatta di persone (fantastiche)
Anche noi non vediamo l’ora di tornare!