A inizio giugno io e Stefano (e Lavinia nel pancione) abbiamo visitato una Venezia davvero insolita e poco affollata, senza turisti, se non noi veneti che potevamo muoverci all’interno della regione. Abbiamo comunque deciso di seguire un itinerario non classico, per andare a scoprire una zona della città per entrambi ancora inesplorata: il sestiere di Dorsoduro.
Cosa troverete in questo articolo
Venezia: cosa vedere nel quartiere Dorsoduro
Il nostro itinerario a piedi parte da piazzale Roma, il classico punto d’ingresso a Venezia per chi arriva in auto e parcheggia al Tronchetto, ma anche per chi scende dal treno in Stazione centrale. Da qui attraversiamo il primo di tanti ponti, passiamo accanto ai giardini Papadopoli, e ci dirigiamo verso la nostra prima tappa.
Il Ponte dei Pugni
L’ultimo dei ponti che attraversiamo è il Ponte dei Pugni, che, come il nome lascia intendere, era il campo di battaglia di due fazioni nemiche, i Castellani e i Nicolotti. La maggior parte dei ponti veneziani originariamente non aveva sponde e la sfida consisteva nel gettare in acqua gli avversari. Si narra che si sfidassero inizialmente i campioni di ogni fazione, per poi finire in una bolgia collettiva dove tutti facevano a cazzotti. Le illustrazioni dell’epoca rendono bene l’idea, come nel dipinto di Joseph Heinz che vedete qui sotto.
Questo ponte rimane anche attualmente tra i più caratteristici e vi si trova spesso un colorato barcone di frutta e verdura posteggiato accanto.

@Wikimedia Commons
La mostra di Leonardo da Vinci in campo San Barnaba
All’interno della chiesa di San Barnaba, edificio in stile neoclassico che si affaccia sull’omonimo campo, è stata allestita un’esposizione interattiva permanente. La mostra dedicata a Leonardo da Vinci è divisa per aree tematiche, che illustrano i suoi numerosissimi studi ed esperimenti. In particolare, i temi trattati sono: il volo, la guerra, la meccanica, l’idraulica e l’edilizia.
Se siete a Venezia con i bambini, apprezzeranno sicuramente i modellini che sono stati ricreati a partire dai disegni, soprattutto quelli che si possono toccare per sperimentare con mano la genialità delle idee di Leonardo.

Due macchine funzionanti tratte dai codici di Leonardo
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30. L’ingresso intero costa 8 euro, il ridotto 5 euro. Visto il periodo particolare, prima di partire vi consiglio di verificare l’apertura sul sito ufficiale: leonardoavenezia.com.
Curiosità: la stessa chiesa diversi anni fa ospitò le riprese di Indiana Jones e l’ultima crociata (datato 1989), uno dei film che avevamo riguardato in occasione del nostro viaggio in Giordania, dove è ambientata la seconda parte degli avvenimenti.
Pausa pranzo con cicchetti veneziani
Ebbene sì, vi ricordo che mi portavo appresso un bel pancione, quindi la necessità di una pausa si è presto fatta sentire! Per non appesantirci troppo, ma rimanendo su cibi sfiziosi, abbiamo deciso di mangiare qualche cicchetto veneziano. Si tratta di piccoli assaggi, da mangiare in un boccone o poco più, che accompagnano l’aperitivo o possono anche costituire un pranzo/cena veloce.
Ci siamo fermati al ristorante Al Casin dei Nobili, che oltre ai cicchetti offre anche il menù alla carta. Ci si arriva facilmente da campo San Barnaba, imboccando l’omonimo Sotoportego Casin dei Nobili, che ricorda il casino che si trovava proprio nell’edificio sovrastante.
Per l’aperitivo vi consigliamo invece di passare per Campo Santa Margherita, classico ritrovo universitario, dove potrete scegliere tra locali storici, come il Caffè Rosso o il Margaret Duchamp, osterie con ampia scelta di cicchetti o bar più moderni.
Cosa vedere assolutamente a Venezia: i musei a Dorsoduro
A volte preferiamo camminare per la città e goderci le sue strade e gli scorci più caratteristici, ma nel quartiere di Dorsoduro ci sono almeno due musei che meritano assolutamente di essere visti e ciascuno è unico nel suo genere.
Le Gallerie dell’Accademia
Se siete appassionati d’arte, forse siete già stati alle Gallerie dell’Accademia. Altrimenti vi consigliamo di andarci, per noi è sicuramente uno dei musei più belli di Venezia. Le Gallerie, ospitate all’interno di uno storico complesso architettonico, rappresentano la più importante collezione al mondo di arte veneziana e veneta. Tra i capolavori che potrete ammirare, ricordiamo: il Convito in casa di Levi del Veronese, la Tempesta di Giorgione, la Pietà di Tiziano e il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Carpaccio.
Attualmente (settembre 2022) le gallerie dell’Accademia si possono visitare tutti i giorni con i seguenti orari:
- il lunedì mattina dalle 8.15 alle 14.00 (la vendita dei biglietti termina alle 13.00);
- dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 8.15 alle 19.15 (la vendita dei biglietti termina sempre un’ora prima della chiusura).
Il biglietto intero costa 12 euro, il ridotto per giovani dai 18 ai 25 anni costa 2 euro, mentre l’ingresso è gratuito fino ai 18 anni. Le audioguide sono disponibili al costo di 6 euro. Dal 2022 sono ripresi anche gli ingressi gratuiti ogni prima domenica del mese. Noi vi consigliamo sempre di consultare il sito ufficiale per avere conferma degli orari e per scoprire eventuali eventi e visite guidate.

Ingresso delle Gallerie dell’Accademia
Il ponte dell’Accademia
Proprio di fronte al museo, si trova l’omonimo ponte, uno dei quattro che attraversano il Canal Grande. Salendo si gode di un’ottima visuale sul Canal Grande, verso la chiesa della Madonna della Salute, che sarà una delle nostre tappe.
Si tratta di un ponte di legno, costruito con insolita rapidità tra il 1932 e il 1933, per andare a sostituire il precedente ponte in ferro installato nel 1854 durante la dominazione austriaca.

Vista dal ponte dell’Accademia su Canal Grande e Madonna della Salute
Il museo Guggenheim di Venezia
Sapevate che al mondo esistono più musei Guggenheim?! Io avevo già visitato quello di New York, mentre un altro si trova a Bilbao e anche Berlino ne ospitò uno tra il 1997 e il 2013. Infine, ad Abu Dhabi è in costruzione il quinto museo, un progetto futuristico che doveva essere pronto per l’inaugurazione nel 2022, attualmente rimandata al 2026.
La particolarità di Venezia però, è quella di essere una casa-museo, ospitata a Palazzo Venier dei Leoni, in quella che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim. Visse in questa casa fino alla morte, nel 1979, e come da sua volontà fu sepolta in giardino, insieme ai suoi cani. All’interno della proprietà trova oggi spazio la sua collezione personale, che si concentra sull’arte europea e statunitense della prima metà del ventesimo secolo.
“Vivere a Venezia o semplicemente visitarla significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro”. [Peggy Guggenheim]
Il museo si trova nei pressi del ponte dell’Accademia, lo incontrerete andando verso la Basilica della Madonna della Salute.
Orari e info utili
La collezione Peggy Guggenheim è aperta al pubblico tutti i giorni escluso il martedì, dalle 10 alle 18 ed è consigliato acquistare il biglietto online, scegliendo la fascia oraria preferita: potete farlo sul sito del museo. Il biglietto intero costa 16 euro, il ridotto per studenti fino a 26 anni 9 euro (con tessera studenti), l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 10 anni.
Il museo Guggenheim fa anche un importante lavoro didattico con laboratori per le scuole e i Kids Day, laboratori gratuiti per bambini dai 4 ai 10 anni che vengono organizzati ogni domenica. Le attività per famiglie vanno sempre prenotate qui: laboratori per famiglie.

La casa museo Peggy Guggenheim @Wikimedia Commons
Le chiese del sestiere Dorsoduro
Valentino, il gondoliere con cui abbiamo fatto il nostro primo giro in gondola a Venezia, tra le tante curiosità che ci ha raccontato, ci ha detto che Venezia è costruita su 118 isole e praticamente su ogni isola c’è una chiesa. In effetti, camminando per la città, ne noterete davvero tante. Qui vi consigliamo quelle davvero degne di nota nel quartiere di Dorsoduro.
La Basilica di Santa Maria della Salute
Si trova all’estremità del sestiere di Dorsoduro, in quella che è chiamata anche Punta della Dogana. Con la sua forma unica e complessa e i suoi ricchi interni, rappresenta una delle più belle espressioni del barocco veneziano. Voluta dalla Serenissima Repubblica come ringraziamento per la liberazione dalla peste del 1630-31, fu progettata da Baldassare Longhena.
Di recente abbiamo visitato un altro luogo in Veneto, sempre costruito come ex-voto per la liberazione dalla peste: il giardino monumentale di Valsanzibio.
Dall’esterno noterete due cupole, con la statua della Madonna sulla cima della maggiore, e un’imponente scalinata che sembra uscire direttamente dal Canal Grande. Colonne e statue decorano la facciata principale e i lati esterni dell’edificio, per poi proseguire all’interno. La Basilica si può visitare tutti i giorni.

Basilica di Santa Maria della Salute
La chiesa di San Pantalon
La semplice facciata di mattoni cela gli interni riccamente decorati, dove si trova anche quello che è considerato il quadro più grande del mondo. Alzate lo sguardo al soffitto: quello che a prima vista sembra un affresco, è in realtà un enorme dipinto su tela, intitolato Il martirio di San Pantaleone, che misura 443 metri quadrati. È opera del veneziano Giovanni Antonio Fumiani, che la realizzò in oltre vent’anni di lavoro, tra il 1680 e il 1704.
Sul sito ufficiale trovate gli orari di apertura, vi segnalo che la chiesa non si può visitare di venerdì: San Pantalon.
La chiesa di San Sebastiano
È nota in quanto custodisce un magnifico ciclo pittorico di Paolo Veronese, oltre alle spoglie del maestro, per cui è considerata il suo mausoleo. Il Veronese vi lavorò in più periodi, tra il 1555 e il 1570.
Attualmente gli orari per le visite artistiche sono concesse dal lunedì al sabato negli orari 10.30 – 13.30 e 14.30 – 17.00. Vi consiglio sempre di verificare eventuali aggiornamenti sul sito ufficiale: Chiesa di San Sebastiano.
La chiesa di San Trovaso
Di origine antica, fu più volte ricostruita e rinnovata e presenta una caratteristica doppia facciata. La leggenda narra che servisse per garantire ingressi separati alle due fazioni di Castellani e Nicolotti (sì, proprio gli stessi che si sfidavano sul Ponte dei pugni). Tra le opere degne di nota, si trova un’Ultima cena del Tintoretto (1556).
Accanto alla chiesa sorge anche lo squero di San Trovaso, storico cantiere dedicato alla costruzione di imbarcazioni, uno dei pochi ancora in funzione a Venezia. Qui potete scoprire come si costruisce una gondola, prenotando una visita guidata. Per informazioni scrivete a info@squerosantrovaso.com.

Lo squero di San Trovaso @wikipedia
Spero che il nostro itinerario alla scoperta del sestiere di Dorsoduro vi sia piaciuto! E se cercate altre idee per visitare Venezia, potreste leggere anche:
Gita a Venezia: 5 tappe non troppo turistiche
Venezia segreta: visita al Lazzaretto Nuovo
Alla prossima avventura,
Anna
20 comments
Bellissimo questo itinerario nel sestiere di Dorsoduro! La prossima volta che andrò a Venezia me lo seguirò più che volentieri! 🙂
Ma grazie!
Sono stata diverse volte a Venezia ma questo itinerario non l’ho mai fatto. Me lo salvo sicuramente per la prossima volta. Io amo andarci spesso perché per me è una città unica al mondo!
Sono assolutamente d’accordo con te!
Dopo tanti viaggi a Venezia pensavo di conoscerla un po. E invece non avevo mai sentito parlare di questa interessantissima zona. Grazie per lo spunto, avrei proprio voglia di tornare a Venezia.
E’ una città che ti sorprende sempre!
Bellissimo questo itinerario del sestiere di Dorsoduro. Io avevo fatto un itinerario simile (anche se alcune cose mi mancano) ormai 11 anni fa (come vola il tempo).
Comunque abbiamo un viaggio in sospeso a Venezia da Marzo 2020, ma vorremmo tornarci al più presto.
Spero che arrivi presto l’occasione giusta per voi!
A Venezia ci sono stata parecchie volte , ma salvo il mio itinerario perché molto particolare e ben strutturato:)
A Venezia non si finisce mai di scoprire cose nuove!
Sono d’accordo, le novità sono sempre dietro l’angolo 🙂
Venezia è sempre Venezia e questo tuo itinerario alla scoperta del sestiere di Dorsoduro è l’ennesima conferma di quanto questa città può offrire in termini di storia, arti, cibo e colori!
Da salvare e da utilizzare la prossima volta che si potrà tornare a passeggiare tra le calli della città lagunare!
C’è davvero tanto da vedere, per questo abbiamo provato a dargli un ordine 🙂
Molto utile. Trovo che su Venezia si sappia tutto ma in maniera molto superficiale. La prossima volta saproò dove andare con precisione!
Io mi sono resa conto che finivo sempre a piazza San Marco, quindi ho cercato di organizzare meglio gli itinerari 🙂
Come sai ogni volta che parli di Venezia le mie orecchie si drizzano un po’ di più. Io ci sono stata una sola volta e non ne ho un buon ricordo, purtroppo. Ma credo fortemente nelle seconde possibilità, a maggior ragione se queste includono visite di zone meno battute e cicchetti tipici! 😉
Alle città secondo me va assolutamente data una seconda possibilità! Io devo sicuramente darla a Marsiglia e Lisbona.
Che ci fosse un museo Guggenheim anche a Venezia non lo sapevo! Ormai è da un anno che progetto di andare ma con la pandemia non è stato possibile. Dici che quest’estate avrò più fortuna? Sogno di passeggiare tra i ponti e soprattutto assaporare i cicchetti veneziani!
Ti auguro e mi auguro davvero che con l’estate la situazione migliori! Venezia vale la pena per tutto ciò che hai citato, dal Guggenheim, ai ponti, ai cicchetti 😉
Articolo molto interessante che mostra un lato di Venezia non molto noto ai turisti. Dorsoduro avendo diverse sedi dell’Università Ca’Foscari è invece un quartiere che pullula di vita, ricco come ogni sestiere veneziano di storia, cultura e tradizioni posso dire che non ha nulla da invidiare agli altri.
Poi la collezione Peggy Guggenheim è un vero goiello, con mostre temporanee che la arrichiscono sempre.
Grazie per l’apprezzamento!