Il 2017 era stato dichiarato dal MIBACT (Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo) l’anno dei borghi e varie sono state le iniziative tese alla riscoperta di questo patrimonio, tra cui il concorso indetto dalla trasmissione tv il Kilimangiaro per eleggere il Borgo dei borghi dove Arquà Petrarca si è aggiudicato il secondo posto!
Noi ci siamo ricordati di avere questa meraviglia a circa mezz’ora da casa grazie all’incontro all’hotel Bertoldi (vi ricordate il nostro weekend a Lavarone?) con una famiglia di qui. E così gli abbiamo dedicato una domenica pomeriggio in famiglia!
Cosa troverete in questo articolo
La storia del borgo: perché si chiama Arquà Petrarca
Questo caratteristico borgo medievale si trova in provincia di Padova, adagiato sui colli Euganei, in una conca dalla forma arquata da cui prende il nome. Il paese può vantare una lunga storia, ma fu la scelta del Petrarca di passarvi gli ultimi anni di vita a renderlo unico. All’originale nome Arquà fu accostato quello del poeta nel 1868, con l’annessione al regno d’Italia.

Dettagli della casa del Petrarca
L’evoluzione in breve
Il primo insediamento ha origini antichissime, confermate dalla scoperta di un sito palafitticolo preistorico risalente all’età del Bronzo. L’area era quella dove attualmente si trova il laghetto della Costa ed è stato inserito nel 2011 tra i patrimoni Unesco insieme agli altri siti rinvenuti nella zona delle Alpi.
In seguito, si hanno testimonianze della dominazione romana, mentre si ritiene che la collocazione del borgo nella posizione attuale risalga all’epoca longobarda, quando divenne parte di una più ampia linea difensiva contro i barbari.
Nel Medioevo fu costruito il castello abitato dal Rodolfo Normanno e venne definita l’attuale configurazione del borgo, diviso tra la parte di sopra e quella di sotto. Dopo essere stato feudo dei Marchesi d’Este, il borgo passò sotto il dominio dei Carraresi da Padova. Fu in questo periodo che il Petrarca scoprì Arquà, mentre soggiornava nella vicina Abano Terme per fare le cure termali, e in seguito vi si stabilì fino alla morte, sopraggiunta nel 1374.
Nel 1405 anche questo territorio passò sotto il controllo della Serenissima Repubblica e diverse famiglie aristocratiche acquistarono delle proprietà, attirate dalla fama del sommo poeta. In questo periodo venne definita quella che è rimasta la configurazione attuale del borgo.
Nel 1868, due anni dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, Arquà fu elevato a Comune e poté aggiungere ufficialmente Petrarca al proprio nome.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio ai piedi del borgo, si salgono le scale a piedi e ci si ritrova nella piazza della chiesa di Santa Maria Assunta, che ospita la tomba del poeta. La chiesa presenta un’architettura medievale e merita una visita anche all’interno.
La passeggiata prosegue verso la parte alta del paese, lungo la strada incontrerete l’affresco recentemente restaurato che raffigura San Rocco e una santa e numerose indicazioni per la casa del Petrarca.
Qualche tornante più su, dopo esservi goduti la vista sui colli Euganei, vi attendono l’Oratorio di SS Trinità e la Loggia dei Vicari, che fu per secoli la sede dell’amministrazione locale. Passando sotto il porticato troverete anche Villa Callegari, un raffinato palazzo gentilizio con un giardino da sogno!
La casa del Petrarca, una tappa da non perdere nel borgo
Ritornate verso la piazzetta di San Marco e proseguite verso la casa del Petrarca, dono dell’amico Francesco Primo da Carrara. Dopo aver ospitato il poeta negli ultimi anni della sua esistenza, la casa ebbe diversi proprietari e fu fortemente modificata nell’aspetto. Attualmente al piano terra troverete una sala video, dove ripassare le principali tappe della vita del poeta e una mostra fotografica. Al primo piano le stanze sono arricchite da affreschi celebrativi della vita e delle opere del poeta, voluti da Paolo Valdezocco, proprietario dell’immobile verso la metà del Cinquecento.
La casa-museo è aperta tutti i giorni escluso il lunedì e la visita dura all’incirca mezz’ora. Il biglietto intero costa 4 euro, il ridotto 2 euro.
I cani non possono entrare, ma noi abbiamo trovato una custode gentilissima che si è proposta di tenere Rock con lei all’ingresso del giardino. Solitamente facciamo i turni quando lei non può entrare, ma non immaginate la gioia di Rock nel farsi coccolare da chiunque passasse!

A passeggio per il borgo
Tra gli altri punti degni di nota, segnate:
- la fontana del Petrarca e gli antichi lavatoi in pietra;
- il quattrocentesco palazzo Contarini, della nota famiglia patrizia veneziana;
- la trecentesca casa Strozzi, che ospita eventi culturali e mostre.
Vi consigliamo infine di salire fin sul piccolo promontorio di Monte Castello, per godervi la vista sul borgo e i colli circostanti.
Cosa fare nel borgo: gli appuntamenti annuali
Ogni anno a inizio marzo, è possibile partecipare alla festa del mandorlo, con visite guidate e degustazione di prodotti tipici. A inizio ottobre, invece, si assaporano le giuggiole, il frutto tipico di Arquà. Per la precisione, si tratta di un frutto asiatico, importato in Italia dagli antichi romani, che qui ha trovato un terreno e un clima ideale per prosperare.
A questo proposito, vi consigliamo di confrontarvi con il detto andare in brodo di giuggiole, assaggiando l’omonimo liquore locale.
Viene prodotto da un’azienda locale, Scarpon, che ogni autunno raccoglie le giuggiole e altri frutti tipici di stagione, e per un anno li lascia in infusione con alcol e zucchero. Vi consiglio di provare anche gli altri loro prodotti, che nascono tutti dalla volontà di portare avanti coltivazioni e tradizioni locali, come ad esempio germogli di pungitopo, sparasine e cipolle selvatiche. Li potete trovare all’enoteca da Loris, proprio accanto alla casa del Petrarca.
Nel mese di novembre, infine, si celebra l’olio novello in una manifestazione che coinvolge tutti i produttori della zona. Ad ogni stagione, invece, è possibile brindare con uno spritz euganeo, rivisitazione locale del noto aperitivo.
Riferimenti utili alla scoperta dei borghi
Il sito borghipiubelliditalia.it riunisce in un club un lungo elenco di borghi, con lo scopo di promuovere e allo stesso tempo proteggere questi Comuni ricchi di storia, arte e tradizioni. Qui troverete anche il calendario degli eventi sparsi in giro per l’Italia.
Sul sito del Comune troverete invece suggerimenti su dove dormire, mangiare e acquistare prodotti tipici, oltre a una splendida mappa illustrata del borgo: Arquà Petrarca.
Grazie per aver letto sin qui e… alla prossima avventura!
Anna
47 comments
che bel posto, non ci sono mai stata! Chissà che al prossimo rientro in Italia si riesca a fare una gita fuori porta…
È molto carino?
Veramente un bel borgo. Sono stata diverse volte in zona ma non mi sono mai fermata lì! 🙁 Mannaggia!
Al prossimo giro?!?
Che bella. Ci sono stata anni fa ma non l’ho visitata così bene. Dovrei tornare !
Ci sono un sacco di posti in cui vorrei tornare! ?
Bello questo borgo di cui non ne ero a conoscenza. Grazie per le preziose info.
Grazie a te per essere passata!
Ciao e buona serata.
Ma un borgo straordinario! non ci sono mai stata, ma mi hai fatto venire proprio voglia di andarci. sarà che un po’ queste bellezze italiche mi mancano ma tra racconto e foto mi sono proprio innamorata!
Spero davvero di andarci presto! baci
Si è proprio carino!! Spesso si sottovaluta quello che si ha vicino a casa?
Bellissimi scorci, davvero!
Grazie!!
Non ci sono mai stata. Adesso la segno per una bella gita. Grazie?
Grazie a te per essere passata?
Lo conosco di nome!! Me ne hanno parlato molto bene soprattutto in riferimento al Petrarca. So che le case sulle pendici dei colli godono di una vista spettacolare. Conosco poco il Veneto e me ne rammarico, ma ho in programma di conoscerlo meglio. Andando a Padova non posso perdermi almeno un pomeriggio ad Arquà Petrarca. 🙂
Fammi sapere quando passi per Padova, abito vicino ?
Da vera appassionata di borghi, ho segnato questo tra quelli da vedere almeno una volta. Grazie per questo interessante articolo!
Grazie a te per essere passata!?
Mi hai convinta, devo assolutamente vedere Arquà Petrarca!
Ne sono felice!?
Sono andata ad Arquà tantissimi anni fa e leggere il tuo post e vedere le foto mi ha riportatoi indietro negli anni ma soprattutto mi ha fatto venire la voglia di ritornarci. Appena rientro, rivado a vederlo, negli anni è migliorato.
Super curiosa di sentire le tue impressioni! Hanno investito per il restauro
Andar per borghi è come calarsi nel passato! mi piacciono tantissimo
Hai ragione! Non ci si stanca mai di scoprirne!?
Ho sentito solo nominare questa località che , ad essere sincera, non sapevo nemmeno dove si trovasse. Una riflessione: imparare la geografia attraverso i post! 😀
I nostri borghi sono il nostro tesoro inestimabile che va preservato.
Per me visitare un luogo è l’unico modo per imprimermi bene in mente dov’è! Può sembrare strano che un’appassionata di viaggi sia scarsa in geografia, ma devo ammettere che lo sono!
Io adoro Petrarca e sono andata, un sacco di anni fa, ad Arquà proprio per rendergli omaggio. E’ uno di quei luoghi capaci di non stancarmi mai.
Io dai tempi del liceo avevo dimenticato un po’ di nozioni, è stato un bel ripasso!
Mi hai fatto venire una voglia matta di visitarla! Già amo Petrarca, ma post e foto mostrano che borgo carinissimo sia ^^
Ciao Giulia, sì è davvero carino! Lo visiti in mezza giornata, magari con pausa pranzo! O se vieni da lontano lo puoi abbinare a qualcos’altro sui colli euganei, ci sono un sacco di bei posti!
Non sapevo fosse stata incoronata al secondo posto dal Kilimangiaro Rai! Per la tomba del sommo poeta lo sapevo perché mia mamma ne è una amante!
Ammetto che neanch’io seguo il Kilimangiaro 😉 però l’ho letto documentandomi per la visita!
Confesso di non conoscere questo borgo che mi sembra davvero bellissimo. E magari con la bella stagione, visto che non e lontano da noi potrebbe essere una bella ed interessante metà per un fine settimana. Un post davvero interessante!
Ciao Ilaria, è perfetto anche per una gita in giornata, però se ti prendi un weekend e rimani a dormire in b&b secondo me è il top per apprezzarlo a pieno!
Arquà Petrarca è stupenda, i borghi Italiani sono dei luoghi da salvaguardare e valorizzare perchè sono la nostra ricchezza.
Sarà una delle nostre prossime mete!
Complimenti per l’articolo 🙂
Grazie, sono davvero felice vi sia piaciuto!
non conoscevo assolutamente questo borgo! Grazie, mi hai fatto fare una bella scoperta!
Ne sono felice!
Non ci sono mai stata… Ma amo il Veneto (i miei nonni paterni erano di Bassano) e devo rimediare! Grazie❤️
Ti aspetto in Veneto allora!
Che bello! Sono stata a Padova qualche anno fa, mi manca una visita dei dintorni e, in particolare, dei Colli Euganei. È una cosa che mi riprometto di fare in futuro.
Io sono un po’ di parte 😉 però meritano un sacco!
Non lo conoscevo! molto interessante! grazie
Sono felice di esserti stata utile!
I borghi sono sempre una bella scoperta, e questa iniziativa dei borghi più belli ci aiuta a scoprire e valorizzare in nostro territorio. Arqua Petrarca sembra molto carino dalle foto e descrizioni.. Da segnare subito per un weekend in zona!
Fammi sapere se ci vai! Ho apprezzato moltissimo anch’io l’iniziativa sui borghi, ci voleva un po’ di luce su queste meraviglie!