Domenica 21 maggio 2017 abbiamo partecipato alla 20a edizione di Ciacolando, una passeggiata naturalistica, che ci ha portato alla scoperta di luoghi, cibi, vini, associazioni sulle colline delle Bregonze.
All’arrivo abbiamo ottenuto il biglietto (gentilmente offerto in regalo da mamma e papà per passare una giornata tutti insieme), che ci avrebbe garantito cibo e buon vino per ogni tappa, e un bicchiere di vetro con il quale gustarlo!
Difficile dire quali siano state le mie tappe preferite, il vino è sempre stato ottimo, per quanto riguarda il cibo, mi sa che mi butto come mio solito sugli antipasti: la tosella fresca con misticanza era buonissima, tra l’altro ho scoperto solo qui che si può mangiare a crudo, l’avevo sempre mangiata cotta senza sapere cosa mi perdevo… menzione d’onore anche per i cicchetti dei bacari veneziati, assaggini di pesce squisiti! Ma andiamo con ordine, elencando tutti i passaggi di questa bellissima passeggiata di circa 8 chilometri, accompagnati da una guida preparatissima, Maria Luisa, e dall’indispensabile chiudi-coda Ugo!
1. Il benvenuto
Si inizia con la colazione: un buon té e biscotti con sopra tre diversi tipi di miele, giusto per preparare il pancino…
Poi si parte: attraversiamo il bellissimo parco di Villa Laverda, che ospita alberi secolari e la mostra dell’associazione Ciacolando. Affrontiamo la salita e dalla cima ammiriamo il paesaggio, prima di passare alla tappa numero 2!
2. Il monte degli ulivi
Se non lo sapevate non preoccupatevi, non lo sapevo nemmeno io che pure a Breganze si fa l’olio… ed è ottimo su una bruschettina di pane caldo con un accenno d’aglio!
Qui le cose iniziano a farsi serie e ci viene offerto il primo assaggio di vino:
Camminando verso la terza tappa incontriamo il coro di Breganze, che ci allieta con canzoni tradizionali (apprezzatissime!).
Di seguito sostiamo anche presso la vigna del Rocolo: un vecchio vigneto recuperato dall’associazione dei canevisti, un gruppo di amici, appassionati vignaioli, provetti vinificatori, saggi bevitori, che condividono alcuni valori della cultura del vino. Così si definiscono vi riporto la foto della vigna ed il loro manifesto:
Se volete saperne di più, questo è il loro sito: www.canevisti.it/.
3. Casìn Brogliati
In questa tappa, oltre alla tosella che mi è rimasta nel cuore, abbiamo scoperto di un importante progetto seguito dall’associazione Matogrosso in Ecuador, dove con la collaborazione di un casaro esperto hanno aperto un caseificio, insegnando ai locali l’arte di fare il formaggio.
Abbiamo conosciuto inoltre un’associazione che tiene vivi costumi e tradizioni locali, come lavorare la lana e il cotone, e i giochi di una volta.
4. Cantina Col Dovigo
Qui la giovane proprietaria ci ha illustrato la storia della cantina, che ha origine nel 1923 con il trasferimento di nonna Caterina a Breganze e l’acquisto dei primi vitigni. Il nome dell’azienda, che rimane tuttora una realtà a conduzione familiare, nasce dall’appellativo “Dovighi”, coloro che provengono da altre terre, con cui gli abitanti di Breganze identificarono Caterina e la sua famiglia, come è ben raccontato qui: www.coldovigo.com.
Abbiamo assaggiato i vini della cantina accompagnati da ottimi spuncetti veneziani, tutto ottimo!
5. Cantina Vitacchio Emilio
Veniamo accolti da una musica allegra e invitati a partecipare a un ballo di gruppo. Poi ancora vino e gli spaghetti all’amatriciana degli alpini.
6. Casa Mulinari – Rio Bressana
Qui incontriamo la Confraternita della Quaglia di Levà (spiedoquaglialeva.it), che ci allieta con l’ottimo spiedo di quaglia, piatto tipico della zona per il quale sono conosciuti. La confraternita nasce da un gruppo di amici che, stanchi del solito spiedo o grigliata, hanno deciso di cimentarsi con la quaglia, servita con la classica polenta onta… e in breve tempo lo spiedo tra amici si è trasformato nella preparazione di 2.000 quaglie da allevamento (la caccia è proibita) servite alla sagra del paese. Se volete saperne di più o se vi sembra già di sentire il profumo della quaglia lasciata rosolare a fuoco lento con il lardo, andate sul loro sito per tutte le informazioni sui prossimi eventi!
7. Villa Savardo
Ci rimettiamo in cammino per incontrare i volontari della sezione locale LaAV (Lettura ad Alta Voce), che ci deliziano leggendo per noi due racconti popolari. L’associazione si rivolge in genere a bambini e anziani, attraverso la presenza nei reparti prediatrici o nelle case di riposo, ma anche per noi è stato piacevolissimo sederci ad ascoltare. Per chi volesse maggiori informazioni, ecco il sito di riferimento: LaAV.
Arriviamo poi verso la conclusione del nostro pranzo itinerante, con l’offerta di buonissimi biscotti.
8. Piazza Mazzini e dintorni
Il caffé è offerto verso le 15.00 dai locali del paese, bar e gelaterie, i componenti del gruppo vengono suddivisi un po’ per parte.
La passeggiata è stata bellissima e soprattutto ricca di spunti e scoperte interessanti, grazie alla presenza di tante associazioni locali. Il caldo ci ha indotto a bere anche acqua, oltre al vino, quindi non ci siamo ritrovati ubriachi 😉
Che altro dire?! Speriamo di tornare il prossimo anno (grazie mamma e papà per il regalo!).
Aggiornamento 2018 e 2019
Purtroppo non siamo riusciti a partecipare alla 21ma edizione, in compenso quel weekend abbiamo vissuto un imperdibile momento di formazione grazie ai ragazzi di Travel365, dove abbiamo imparato Cinque cose che un travel blogger deve assolutamente fare.
Ci torneremo per l’edizione 2020??? Intanto rimaniamo in attesa della data ufficiale!
Anna