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Le grotte di Leuca, le meraviglie naturali del Salento

by panannablogdiviaggi

Il Tacco d’Italia culmina con una delle più belle e iconiche cittadine pugliesi, Santa Maria di Leuca: i romani l’hanno soprannominata de finibus terrae, in quanto pensavano che qui la terra lasciasse il posto al mare infinito.

Santa Maria di Leuca è una frazione di Castrignano del Capo ed è una cittadina dove la storia e la leggenda inevitabilmente si fondono e ogni monumento rievoca racconti e storie affascinanti. Santa Maria di Leuca è anche considerato il punto di partenza ideale per scoprire alcune delle più belle grotte del Salento, infatti se ne trovano diverse nelle vicinanze.

Vediamo insieme quali grotte scoprire durante un’escursione in barca a Leuca.

Le grotte di Leuca a Ponente

La località salentina sorge tra due promontori, Punta Ristola e Punta Meliso: la leggenda narra che non siano altro che i corpi, tramutati in roccia, dei giovani innamorati Aristula e Melisso, uccisi dalla sirena Leucasia che, non potendo conquistare il cuore di Melisso, scatenò su entrambi una tempesta che li uccise.

Sul lato di ponente rispetto a Santa Maria di Leuca, lungo la costa ionica e quindi a partire da Punta Ristola, si trovano cavità carsiche spettacolari come la Grotta Porcinara: all’interno, dove sono stati rinvenuti i resti di un luogo di culto utilizzato dai messapi, dai greci e dai romani, le pareti recano epigrafi ben visibili dedicate a divinità pagane, ma anche croci cristiane.

La Grotta del Diavolo suggestiona molto con i suoi boati, ricreati dal vento e dal mare, che ricordano quasi i lamenti delle povere anime dannate dell’inferno. Mettendo da parte le credenze popolari, questa grotta ha preservato per millenni larve di molluschi del Neolitico, ma anche resti di ceramiche e di armi realizzati in osso e in selce.

Lungo il versante ionico si trovano anche la Grotta del Presepe, con dentro curiose formazioni calcaree che sembrano quasi raffigurare la Natività, e la Grotta delle Tre Porte, probabilmente la più fotografata del Salento. Oltre le tre grandi aperture si cela un’oscura cavità che rivela poi un tripudio di stalattiti e stalagmiti: qui sono stati ritrovati i resti di antichissimi cervi, elefanti e rinoceronti, oltre al molare di un bimbo di 10 anni vissuto nella lontanissima epoca neanderthaliana.

C’è poi la Grotta dei Giganti, che riveste un grandissimo interesse sia dal punto di vista paleontologico che archeologico: questa cavità carsica ha svelato un tesoro ricchissimo, tra monete in bronzo, resti di vasi di epoca bizantina e resti ossei di pachidermi. Il nome di questa grotta però ricorda la leggenda secondo la quale Ercole avrebbe qui ucciso i giganti Leuterni.

Da vedere anche la Grotta di Mesciu Giovanni, dove l’omonimo ragazzo raccoglieva i ciottoli colorati regalati dalle acque del mare, la Grotta della Stalla, il cui nome rimanderebbe all’abitudine dei pescatori di trovare qui riparo durante le violente burrasche e la Grotta del Drago. Entrando in questa cavità capirete subito il motivo per il quale la grotta porta questo nome: sulla parete interna una roccia ricorda proprio la testa di un drago.

escursione in barca dal porto di leuca

Tutte le escursioni partono dal porto di Leuca

Le più belle grotte di Leuca sul versante adriatico

Lungo la costa adriatica, partendo in questo caso dal promontorio di Punta Meliso alla volta dello spettacolare Canale del Ciolo, si incontrano cavità carsiche altrettanto spettacolari e tra queste non si può non citare la Grotta Cazzafri. Sorge proprio ai piedi di Punta Meliso, all’ombra dell’iconico Faro di Leuca, il cui raggio di luce può essere avvistato da lontano dai naviganti. Il nome della grotta Cazzafri deriva dal greco e indica la spuma del mare, è raggiungibile esclusivamente in barca e all’interno, tra stalattiti e stalagmiti, c’è anche una sorta di approdo naturale per le imbarcazioni.

La Grotta del Morigio è raggiungibile invece anche a piedi e si narra, come si deduce dal nome, sia stata il riparo dei Mori prima del loro assalto a Santa Maria di Leuca. Questa grotta è difficile da raggiungere sia a piedi sia via mare, essendo piuttosto nascosta: non a caso è anche soprannominata Grotta degli Innamorati perché le coppie spesso vi si recano per avere più privacy.

Molto suggestiva è anche la Grotta di Ortocupo, attraverso la quale si accede alla Grotta del Soffio, dove l’acqua del mare prorompe già all’ingresso, creando un effetto particolare di diffrazione soprannominato “Fata Morgana”.

Meritano una visita anche la Grotta del Laghetto, che cela all’interno un lago di fresca acqua dolce e poi la maestosa Grotta della Cattedrale: quest’ultima presenta una vera e propria aula dalla volta altissima, al centro della quale si apre una vora, ossia un foro che permette alla luce del sole di penetrare, creando riflessi spettacolari.

Un tour tra le grotte di Leuca non può non passare per la Grotta Verdusella, dentro la quale il mare svela una meravigliosa colorazione smeraldina, la Grotta di Terradico, con l’apertura che ricorda la tenda degli Indiani d’America e la Grotta dei Gabbiani.

la costa di leuca

Vista su Leuca navigando verso le grotte

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Articolo scritto in collaborazione con Salentoeasy.it

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