Venerdì sono andata per la prima volta in Brianza, alla scoperta di due eccellenze del territorio: una culinaria, l’enosteria Lipen di Corrado Scaglione, e una artistica, il parco Rossini Art Site. Sono stata ospite del consorzio Brianza che nutre, che opera per lo sviluppo turistico del territorio della Brianza, attraverso la promozione delle sue eccellenze, che possono essere appunto culinarie, artistiche, ma anche storiche, religiose, manifatturiere e di ospitalità.
Come nasce Rossini Art Site e perché visitarlo
La storia di questo luogo è strettamente collegata alla vita del suo fondatore, Alberto Rossini, imprenditore e mecenate. Grande appassionato d’arte, fu amico e sostenitore di artisti di fama internazionale. Alcuni furono ospiti in casa sua, altri della sua fabbrica, dove realizzarono le proprie creazioni in collaborazione con gli operai, sfruttando i macchinari dell’impresa, specializzata in materie plastiche.
Il parco è aperto al pubblico dal 2015, un ultimo sogno realizzato prima della morte del suo fondatore.
Cosa troverete al Rossini Art Site
Abbiamo esplorato il parco con una visita guidata, il modo migliore per comprendere a pieno il significato delle varie opere. Soprattutto per una profana d’arte moderna come me, che a malapena avevo sentito nominare alcuni degli artisti citati.
Il parco ospita una collezione permanente, ma è in continua evoluzione. Nuove opere arrivano o vengono realizzate direttamente in loco, altre vengono date in prestito per mostre temporanee. Attualmente ospita circa 40 opere, oltre al Pavilion che funge da ingresso, commissionato all’architetto newyorkese James Wines. Sarebbe colui che arrivò secondo con il suo progetto di ricostruzione delle Torri Gemelle, vinto da Daniel Libeskind, giusto per fare un po’ di gossip.
I maestri dell’astrattismo al Rossini Art Site
Fanno parte della collezione permanente le opere che vi mostro di seguito, che mi hanno colpito per la loro presenza scenica, per la possibilità di interagire con esse, vivendole a pieno. I loro autori furono tra i rivoluzionari protagonisti del panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento.
I Ferri di Pietro Consagra furono creati per Matera e messi a protezione delle zone più belle della città, contro la speculazione edilizia, che imperava negli anni Settanta. Alberto Rossini fu mecenate di Consagra, che gli fece dono di queste opere in segno di riconoscenza.
Un’altra opera che mi ha emozionato, è L’arte del contrappunto classico di Fausto Melotti, per il connubio tra acciaio, plastica e acqua. Ma soprattutto perché rappresenta una sinfonia, e riesce a trasformare la musica in qualcosa di palpabile.
Il Nouveau Réalisme al Rossini Art Site
Questi artisti estrapolano oggetti banali dal contesto quotidiano per spingere lo spettatore a riscoprire forme alle quali solitamente non si presta attenzione. Quale miglior rappresentante di questa scultura di Erik Dietman per meglio comprendere il tema?
Arte e industria al Rossini Art Site
Come vi anticipavo in apertura, nell’azienda di famiglia l’arte si fondeva con la sperimentazione e l’innovazione tecnologica. Ne sono un ottimo esempio i Tulipani di Franz Staeler; dipinti con la stessa vernice che si utilizza per le auto, all’interno dello stelo nascondono un accurato studio di ingegneria per renderli flessibili, ma sicuri al tempo stesso. Osservandoli dal basso, abbiamo potuto apprezzare un ribaltamento di prospettiva.
Dello stesso artista sono presenti nel parco altre opere site specific, ovvero create appositamente per questo spazio espositivo. Troviamo le Collane per la terra, che vanno ad abbellire la collina sottostante i Tulipani. Poi Anfore, degli enormi vasi sospesi a qualche metro d’altezza, che vorrei rivedere in un giorno di pioggia, quando si trasformano in allegre fontane zampillanti.
Organizzare la visita al Rossini Art Site
Il parco è aperto tutti i giorni da mercoledì a domenica nei mesi più caldi. Ad aprile e ottobre con orario 10.30 – 18.00, da maggio a settembre con orario 10.30 – 20.00.
Le visite guidate si svolgono ogni domenica, vi consiglio di visitare il sito ufficiale per controllare gli orari: www.rossiniartsite.com.
Inoltre una domenica al mese viene proposto un laboratorio per bambini per imparare l’arte giocando. L’ultimo appuntamento del 2018 sarà domenica 14 ottobre, se volete approfittarne.
Se anche non riuscite ad andarci con tutta la famiglia proprio quel giorno, non preoccupatevi! L’attenzione ai bambini è presente nel parco sin dalla sua nascita: possono correre liberi sui prati, interagire con le opere d’arte e pure giocare a pallone in mezzo a questo grandissimo prato, dove sono state posizionate due porte da calcio.
E se mi viene fame?
Niente paura! Nel parco potete anche rilassarvi e fare un bel picnic e se non volete portarvi il cibo da casa, date un’occhiata alle sfiziose lunch box che propone lo staff (da ordinare in anticipo).
Un’ultima idea che mi è balenata in testa per un weekend o per concludere la giornata con una cena romantica, è di fermarsi al Lear – Gourmet & relais, una classica cascina lombarda sapientemente restaurata, che si trova accanto all’ingresso del parco Rossini Art Site. Non abbiamo avuto modo di entrare, ma l’aspetto è davvero invitante e le recensioni su Booking sono ottime.
A voi capita di fare gite a scopo artistico? Raccontatecelo nei commenti!
Alla prossima avventura, Anna
18 comments
Grazie per la dritta. Abitando a Milano da più di venti anni, è la prima volta che sento parlare di questo parco. Felice di andarlo a visitare presto.
Da Milano dista meno di un’ora, fammi sapere le tue impressioni quando ci andrai!
Anna, mi hai svelato una Brianza sconosciuta… guardando le tue foto sembra un parco del Nord Europa! Bellissimo… leggendo il tuo post… sembra anche ben organizzato.
Non sono esperta di nord Europa, ma è un bellissimo complimento! L’organizzazione mi ha stupito, è un luogo dove l’arte è a misura di famiglia!
Sembra un bellissimo posto per organizzare una bella gita. L’idea della Lunch Box poi è simpaticissima.
Vero?! Hanno delle proposte super sfiziose… poi che dire il contesto è perfetto per una giornata che unisce cultura, natura e un po’ di relax!
Che bella scoperta! Non lo conoscevo! Ho letto anche dei laboratori per bambini che mi interessano molto! Avvicinare i piccoli all’arte non è sempre semplice
Infatti, non è facile trovare arte a misura di bambino, ma qui stanno facendo un buon lavoro!
Molto interessante! Sono un’appassionata di storia dell’arte contemporanea, ma ultimamente coi bimbi non ho molte occasioni.. questo mi sembra un’ottima soluzione!!
Ciao Elisa, è quello che ho pensato anch’io, non ci sono molti posti adatti a tutta la famiglia!
Che luogo particolare…forse con la guida riuscirei anche io a farmi coinvolgere…comunque bell’articolo, approfondito e chiaro!
Grazie Laura!
Questo tipo di opere mi affascina tantissimo. Il significato che nascondono è davvero stimolante. Le mie preferite sono quelle che vedono il metallo e l’acqua giocare insieme creando atmosfere magiche. E poi che dire, se il tutto è anche immerso nel verde, non manca davvero nulla!
Immerso nel verde dona sensazioni completamente diverse!!
Esperimento insolito per l’Italia, dove l’arte moderna è sempre relegata in luoghi accademici. Certo bisogna essere allenati per apprezzare tutto, ma è un’esperienza molto interessante.
Io non me ne intendo molto d’arte, la visita guidata mi ha sicuramente aiutato ad apprezzare!
Luogo molto interessante. Ho passato un bel periodo della mia vita a frequentare occasionalmente la Brianza e ogni occasione è buona per tornarci.
Ottimo direi!