La città di Monselice rientra nel nostro progetto di visitare le diverse città murate che si trovano in Veneto, a ricordo dell’importanza di quest’area sin dal Medioevo.
Ecco le altre interessanti città venete che abbiamo visitato finora: Este, Marostica, Montagnana, Soave.
Monselice si trova in provincia di Padova, conta poco più di 17.000 abitanti ed è uno dei quindici comuni del Parco naturale dei colli Euganei.
Ve la presento meglio con le parole di Ralph Waldo Emerson, filosofo e scrittore americano, che se ne innamorò:
“Monselice è la città più pittoresca che ho visto in Italia. Su una collina c’è il rudere di un antico castello, e di lì sovrasta un panorama splendido e straordinario. Si stende su un’ampia pianura – al livello del mare – la stessa su cui si ergono Ferrara, Bologna, Rovigo, Este, Padova e addirittura Venezia, che riuscivamo a scorgere vagamente all’orizzonte, con il suo diadema di svettanti torri. Che bella passeggiata, e che meraviglioso, ampio panorama. 38 miglia da Venezia”.
Cosa troverete in questo articolo
Cosa vedere nel centro storico di Monselice
Il centro storico è il cuore della città, e attualmente si sviluppa intorno a piazza Mazzini. Qui si affacciano i palazzi più eleganti della città, ma anche un tratto ben conservato delle antiche mura di cinta medievali. È anche il posto che vi consigliamo per fare un aperitivo, magari dopo aver fatto la breve passeggiata (ma in salita) che parte proprio dalla piazza e tocca alcuni dei monumenti più interessanti della città.
La strada inizia passando accanto al Palazzo del Monte di Pietà, un edificio risalente al Quattrocento, oggi sede della biblioteca comunale e dell’ufficio turistico.
Il castello di Monselice
Salendo per via del Santuario troverete alla vostra sinistra il Castello Cini, che prende il nome dall’ultimo proprietario, il conte Vittorio Cini, che lo restaurò completamente nella prima metà del Novecento. A lui dobbiamo anche gli arredi antichi che arricchiscono le diverse aree del castello, in sostituzione della mobilia originale, andata perduta nel tempo.
La particolarità di questo castello è quella di riunire edifici di epoche diverse: la Casa Romanica, risalente all’XI secolo, è la parte più antica, seguita dal Castelletto del XIII secolo.
Dagli anni Ottanta il castello è invece di proprietà della regione Veneto ed è attualmente visitabile su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro e comprende la visita guidata; il ridotto costa 7 euro, mentre con 20 euro si acquista il biglietto famiglia, valido per 2 adulti e fino a 3 bambini. Per verificare prezzi e orari vi consiglio come sempre di consultare il sito ufficiale: Castello di Monselice.
Villa Nani Mocenigo
La villa fu costruita dalla nobile famiglia veneziana di cui ancora porta il nome verso la fine del Cinquecento, mentre la scenografica scalinata che si può vedere anche dall’esterno della villa venne realizzata tra il Sei e il Settecento. La villa attualmente non si può visitare all’interno, ma la inseriamo comunque tra le tappe da non perdere a Monselice perché il colpo d’occhio dall’esterno rimane comunque interessante.
Attira sicuramente lo sguardo la scalinata, ornata di statue, creata per collegare i diversi livelli del giardino terrazzato, che termina di fronte a un tempietto votivo. Sono curiose anche le statue di nani, poste sopra le mura della proprietà, figure allegoriche che sicuramente volevano richiamare il cognome della famiglia.
La Pieve di Santa Giustina
Il primo duomo di Monselice conserva tuttora il suo antico fascino medievale. Salendo il Colle della Rocca, troverete la chiesa dedicata a Santa Giustina alla vostra destra. Si tratta di una costruzione in stile romanico, arricchita da elementi decorativi gotici, alla quale si affianca un alto campanile merlato.
All’interno troverete un’unica ampia navata, completata dall’abside di forma quadrangolare e da due cappelle laterali.
Curiosità: all’interno della chiesa l’acustica è ottima, e viene quindi sfruttata per concerti di musica classica.
Il santuario delle Sette Chiesette
Passata la Pieve e un piacevole punto panoramico con vista su tutta la città di Monselice, si giunge al cancello d’ingresso del Santuario delle Sette Chiesette. Varcata la soglia, vedrete sulla sinistra sei cappelle di fattezza molto simile l’una all’altra, per poi arrivare alla più grande chiesa di San Giorgio, situata accanto a Villa Duodo.
Curiosità: all’inizio del Seicento il proprietario, Pietro Duodo, ottenne dal papa Paolo V il permesso di intitolare le sette chiese come le maggiori basiliche di Roma. E proprio come a chi visitava le basiliche romane, veniva concessa l’indulgenza plenaria, lo stesso privilegio venne concesso dal papa a quei pellegrini che avessero visitato le Sette Chiesette. Oltre alla chiesa di San Giorgio, le sei cappelle sono dunque dedicate a Santa Maria Maggiore, Santi Pietro e Paolo, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo, San Sebastiano.
Anche villa Duodo e il suo giardino, purtroppo, sono attualmente chiusi al pubblico. Si può però salire sulla terrazza sovrastante, dalla quale si gode un’ottima vista dell’area circostante. Si dice inoltre che nei giorni particolarmente limpidi sia possibile scorgere il campanile di San Marco, a Venezia.
Il santuario si può visitare tutti i giorni nei seguenti orari: 9 – 12 e 14 – 17 nei mesi invernali, 9 – 12 e 15 – 18 nei mesi estivi.
Cosa vedere nel territorio di Monselice
Al di fuori del centro storico, si trova un’ultima tappa interessante che vi consigliamo di inserire nel vostro itinerario alla scoperta di Monselice.
Villa Emo a Monselice
La villa fu progettata da Vincenzo Scamozzi verso la fine del Cinquecento, con un colonnato centrale e un giardino dal disegno geometrico che richiamano le ville palladiane. L’attuale giardino della villa non è storico, ma frutto della sapiente ristrutturazione avvenuta negli anni Sessanta, ad opera del conte Andrea e la contessa Giuseppina Emo Capodilista.
Oggi si può godere di un classico giardino all’italiana, arricchito da tipici elementi veneto-rinascimentali, e con la bella stagione troverete anche un’ampia varietà di fiori.
La villa è aperta al pubblico il sabato con orario 14 – 19 e la domenica e i giorni festivi con orario 10 -19. Vi consiglio però come sempre di verificare gli orari sul sito ufficiale per organizzare al meglio la vostra visita: Villa Emo Monselice.
Concludiamo il nostro itinerario con le parole dedicate alla città di Monselice dal poeta e scrittore Giorgio Bassani:
A Monselice il vento va
sempre come dal mare.
Gira il treno al largo, non sa
forse come approdare.
Monselice, colle celeste,
fronte pura e lontana,
ricordo, di te, fra le meste
casupole, una fontana.
A Monselice, anche di giugno,
la primavera non è senza nebbie.
Con foglie e foglie l’autunno.
L’inverno è tutto una sera.
Ma, l’estate, i tigli lungo la strada
di Rovigo? Al loro quieto
stormire la luna m’amava,
quand’ero ragazzo, in segreto.
Tratto da Primi versi, 1942