Chioggia è considerata una piccola Venezia, come altre città del mondo costruite su isole collegate da ponti, dove le strade sono costituite da canali… Ma solo lei può vantarsi di essere stata in realtà l’ispirazione da cui poi nacque la Serenissima! Chioggia, infatti, è nata ben qualche centinaio di anni prima di quella che è considerata una delle città più belle del mondo: si ipotizza che la città sia stata fondata intorno al 2000 a.C., mentre il primo insediamento a Venezia risalirebbe al 421 d.C..
Tra i riconoscimenti più recenti può vantare quello del New York Times, che l’ha inserita al primo posto tra 52 mete sostenibili da visitare nel 2022, insieme ad altre due italiane, Napoli e Courmayeur. Viene consigliata proprio come alternativa alla regina dell’Adriatico, che prima della pandemia soffriva di un eccesso di turisti, tanto da portare a prendere in considerazione di contingentare gli accessi.
Ma Chioggia non è certo un ripiego, è un piccolo gioiello ricco di cose da fare!
Cosa troverete in questo articolo
Cosa vedere a Chioggia: il centro storico
Il centro storico si sviluppa attorno a Canal Vena, sul quale si affacciano gli edifici più caratteristici della città, e poi lungo Corso del Popolo. Lungo il canale troviamo ad esempio il museo di zoologia adriatica e lo storico mercato del pesce. Proprio di fronte alla laguna si trova uno dei ponti più significativi, Ponte Vigo, che si affaccia sull’omonima piazza, dove troneggia il leone alato dall’alto di una colonna. Da qui partono anche i vaporetti e le imbarcazioni private per le escursioni in laguna.
Proseguendo lungo Corso del Popolo, scoprirete la via più animata della città, dove ogni giovedì si tiene il caratteristico mercato settimanale, tra i più rinomati in Veneto. Qui si trova anche la chiesa di Sant’Andrea, ma soprattutto la torre che ospita l’orologio da torre più antico del mondo.
Un’altra chicca, anzi due si trovano proseguendo verso la cattedrale e la porta di Santa Maria che delimita il centro storico. Sto parlando del giardino di San Michele Arcangelo, un angolo di pace nascosto nel cuore della città, al quale si accede passando per lo stesso ingresso della stazione di polizia. Poco più avanti, fate caso alla facciata della libreria Giunti: si dice che l’edificio un tempo fosse la sede della massoneria, e degli uomini incappucciati si possono ancora riconoscere nel bassorilievo sopra la porta d’ingresso.
Nei prossimi paragrafi andremo ad approfondire le cose più interessanti da vedere a Chioggia, aggiungendo altri spunti a quanto vi ho suggerito nell’introduzione.
L’orologio più antico del mondo
L’orologio medievale che si trova all’interno della torre di Sant’Andrea è considerato l’orologio da torre più antico del mondo. Per anni il primato è stato conteso con un orologio molto simile che si trova nella cattedrale di Salisbury, in Inghilterra del sud. Ed è singolare la scoperta che ha permesso di datare l’orologio di Chioggia come antecedente al 1386: si fa riferimento a una nota comunale che metteva a disposizione degli economi la somma per saldare le spese relative al mantenimento dell’orologio. Questo ritrovamento ha permesso di capire che in quell’anno l’orologio era già funzionante, mentre quello di Salisbury era all’epoca in costruzione. La sua costruzione viene attribuita alla famiglia Dondi, nota famiglia di orologiai, che realizzò anche lo splendido orologio di piazza dei Signori a Padova.
Il meccanismo in ferro battuto risulta tuttora funzionante, e viene azionato a scopo dimostrativo, mentre ormai le campane suonano grazie a un meccanismo elettronico. All’interno della torre di Sant’Andrea è stato istituito nel 2006 il Museo dell’orologio, un museo verticale che narra anche la storia della città e dell’omonima chiesa di sant’Andrea. L’ingresso al museo è gratuito, ma si può visitare solo di domenica, con orario 10.30 – 17.30. Vi consiglio di contattare la struttura per organizzare la vostra visita al numero 041 400757.
Isola di San Domenico
Si tratta di una piccola isola, dove già alla fine del XIII secolo si stabilirono i frati domenicani, costruendo un convento e il santuario dedicato a San Domenico, entrambi in stile romanico. La chiesa merita una visita perché tuttora ospita dei pezzi di pregio, in particolare due tele: San Paolo stigmatizzato del Carpaccio e L‘estasi di San Tommaso di Tintoretto.
Ma la storia più interessante è sicuramente quella del grande crocifisso che troneggia sopra l’altare maggiore: si narra che questa imponente scultura, alta quasi 5 metri, larga 3,5 e pesante 180 chili sia stata ritrovata in mare, dopo il naufragio della nave che la trasportava. Il corpo del Cristo, ricavato da un unico blocco di salice, è molto venerato dai pescatori di Chioggia.
Altra particolarità che si trova all’interno della chiesa di San Domenico sono gli ex-voto, unici nel loro genere. Si chiamano tolèle, cioè tavolette in legno, commissionate ai pittori locali da chi aveva ricevuto una grazia (e non poteva permettersi l’acquisto dei più classici ex-voto in oro o argento). Sono importanti anche da un punto di vista storico, perché oltre alla grazia ricevuta rappresentano scene di vita reali, che permettono di ricostruire dettagli interessanti su quel periodo storico.
Museo di zoologia adriatica
Il museo di zoologia adriatica, curato dall’università di Padova, è ospitato ospitato a Palazzo Grassi, residenza settecentesca dell’omonima famiglia. All’interno del museo troverete una ricca collezione di organismi marini tipici del mar Adriatico, tra cui un affascinante squalo elefante, perfettamente conservato grazie alla tecnica di tassidermizzazione. Il percorso espositivo, arricchito da pannelli e postazioni multimediali, vuole anche far riflettere i visitatori su temi decisamente attuali, come biodiversità, vulnerabilità delle specie e fragilità degli ecosistemi. Molto interessante anche per i bambini la sala dedicata ai Sensi, con installazioni interattive che simulano il mondo marino.
A proposito di un ecosistema unico al mondo, le cosidette barene, leggi questo articolo: Venezia segreta: visita al Lazzaretto Nuovo
Il museo è dedicato a Giuseppe Olivi, nato a Chioggia nel 1769, considerato uno dei più brillanti naturalisti della sua epoca. Si può visitare la mattina dal martedì alla domenica con orario 9.00 – 12.45, mentre il sabato è aperto solo di pomeriggio con orario 15.00 – 18.45. Il biglietto intero costa 4 euro, ma l’ingresso è gratuito per ragazzi fino ai 18 anni e studenti universitari. Esistono anche dei biglietti combinati per visitare altre attrazioni di Chioggia e dintorni, per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale: Museo Olivi.
Il mercato del pesce di Chioggia
A Chioggia la pesca è da tempo un’istituzione e ancor oggi dà lavoro a molte persone in città, sia sui pescherecci, sia al mercato del pesce. Il mercato all’ingrosso è uno dei più importanti d’Italia: istituito nel 1960, si trova sull’isola dei Cantieri. Qui vengono battute ogni giorno due aste, alle ore 4 e alle ore 15, riservate appunto all’ingrosso. I privati normalmente possono visitare il mercato e acquistare l’eventuale pesce ancora disponibile dal martedì al sabato mattina tra le 6 e le 8 e dal lunedì al venerdì pomeriggio tra le 16 e le 18.45. Vi consiglio comunque di verificare questa possibilità sul sito ufficiale del Mercato ittico Chioggia, in quanto a causa Covid gli accessi sono contingentati.
È invece interamente destinato ai privati lo storico mercato del pesce di Chioggia, situato lungo Canal Vena, proprio dietro a Palazzo Granaio, cui si accede dal bel Portale a Prisca. All’interno si trovano circa 30 bancarelle, dove i mògnoli (pescatori) vendono ogni giorno una grande varietà di pesce: dalle pregiate orate, branzini e sogliole al pesce azzurro (sarde, sardine, alici) e ai frutti di mare. E poi ancora polpi, seppie, gamberi, calamari, canocchie, scampi, gamberi e granchi. Il mercato del pesce è aperto tutte le mattine con orario 7.00- 13.00.
La laguna di Chioggia
Arrivando dalla terraferma, rimarrete affascinati dalla laguna di Chioggia, ben visibile dal lungo ponte che si attraversa per raggiungerla. Lo trovo affascinante quando ci passiamo la mattina presto per andare al mare (nei weekend estivi se non si parte all’alba, l’unica certezza è quella di rimanere incolonnati), ma soprattutto al tramonto regala colori magici, come vi mostro nella foto pubblicata più sotto.
Escursioni in laguna
Tra le cose da fare assolutamente a Chioggia, vi consiglio un’escursione in laguna. Da piazzetta Vigo partono sia le imbarcazioni del trasporto pubblico, sia tour organizzati per andare alla scoperta della laguna. I tour in genere fiancheggiano la costa sino a Sottomarina, per poi dirigersi verso Ca’ Roman ed eventualmente proseguire per Pellestrina. Queste ultime sono collegate tra loro da una sottile lingua di terra, chiamata i Murazzi: una piacevole escursione da fare a piedi o in bicicletta.
In estate noi abbiamo provato il tour organizzato: interessanti le informazioni che vengono date e alcune canzoni tipiche ascoltate in barca, ma la navigazione è risultata fin troppo caotica. Il buon proposito è di ripetere il giro con il vaporetto (trasporto pubblico) e fermarsi a esplorare le isole di Ca’ Roman e Pellestrina, accoglienti anche fuori stagione.
Un’altra escursione che vi consigliamo di fare a piedi, invece, riguarda la laguna del Lusenzo, che si sviluppa tra Chioggia e Sottomarina. Il percorso circolare è lungo poco più di 5 chilometri, adatto anche ai passeggini e generalmente riparato dal vento.
Ristoranti di Chioggia e piatti tipici
Nel centro storico si possono trovare diversi ristoranti caratteristici, non posso che consigliarvene alcuni di pesce:
- l’Osteria Penzo è un ottimo ristorante a conduzione familiare, si trova in Calle Larga Bersaglio, una laterale di Corso del Popolo. Tra i piatti consigliati metterei l’antipasto a base di cicchetti misti e – in stagione – le moeche, dei granchi tipici di Chioggia che vengono pescati nella fase di muta e dunque sono senza corazza. Degno di nota anche il tiramisù. Vi consiglio di prenotare perché il ristorante ha pochi posti e vi segnalo che è attrezzato anche per i celiaci.
- El Gato, affaccia direttamente su Corso del Popolo, il locale è curato ed elegante, così come la presentazione dei piatti; tra i piatti forti vi consiglio i tagliolini ai 5 sensi.
- la Trattoria al Capitello si trova in Fondamenta Canal Lombardo, defilata rispetto al centro città ma comunque raggiungibile a piedi. Tra i piatti che vi posso consigliare qui ci sono i crudi, sempre freschi e abbondanti.
I prodotti tipici di Chioggia
La tradizione culinaria di Chioggia è decisamente ricca. Tra i miei piatti preferiti, non potevo non nominarne uno super gustoso: le sarde in saor. Piatto che nasce dall’inventiva dei pescatori per conservare il pesce, consiste in sarde fritte accompagnate da cipolle cotte con olio e aceto, anticamente riposte a strati in contenitori di terracotta. Altri piatti di pesce che meritano di essere assaggiati da queste parti sono: polenta e schie, i bigoli in salsa (di acciughe) e le granseole.
Ma oltre al pesce, meritano una menzione anche il radicchio rosso di Chioggia, prodotto IGP, che piantiamo ogni anno nel nostro orto insieme alla zucca marina, riconoscibile dalla forma arrotondata e la buccia ricoperta di grossi nodi.
Concludo con un dolce da assaggiare assolutamente: la crema fritta, che si vende solo in piazza XX settembre alla Cremeria. E come potete notare dalla foto sotto, è generalmente molto apprezzata!
Dove dormire a Chioggia
Vivendo a circa mezz’ora di strada da questa città, noi non ci siamo mai fermati a dormire a Chioggia. Vi posso però consigliare come sempre di cercare su Booking la sistemazione più conveniente: scegliete un hotel o appartamento nel centro storico per vivere un’esperienza locale a 360 gradi, valutate invece di soggiornare a Sottomarina fuori stagione per risparmiare sul prezzo.
3 comments
Chiaggia é una città che mi manca e che vorrei visitare quanto prima… Mi piacerebbe passarci una giornata tra le sue vie.
Ciao Luca, assolutamente merita! Fammi sapere poi se vai 🙂 Anna
Un articolo veramente interessante che dà un sacco di informazioni per visitare Chioggia. E’ un posto suggestivo proprio perché nel suo piccolo richiama in ogni angolo l’atmosfera suggestiva di Venezia. E poi il mercato del pesce è unico nel suo genere, da qui il pesce fresco ogni giorno viene portato ai ristoranti di tutta la regione!