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Colli Euganei: 12 idee per gite in giornata

by panannablogdiviaggi
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I Colli Euganei sono sicuramente tra le nostre mete preferite in provincia di Padova: ci torniamo spesso e troviamo sempre qualcosa di nuovo da fare: passeggiate, visite a luoghi storici, ottimi agriturismi in cui pranzare!

Ho voluto quindi raccogliere in questo articolo tante idee su cosa fare sui Colli Euganei, suddivisi per tema: ville storiche e giardini, attività da fare con i bambini, siti d’interesse storico e religioso, enogastronomia. Sarà una guida per la vostra prossima gita, o anche per un viaggio di più giorni. Non vi resta che prendere ispirazione!

Ville storiche e giardini sui Colli Euganei

In questa sezione troverete la nostra selezione dedicata alle meravigliose dimore storiche e agli altrettanto preziosi giardini che si possono visitare sui Colli Euganei. Sono i testimoni di quanto questa zona fosse già in passato molto apprezzata e per questo spesso scelta dai nobili come residenza estiva.

Il giardino monumentale di Valsanzibio

Si trova nell’omonima frazione di Valsanzibio, nel comune di Galzignano Terme, e fu creato intorno al 1650 da una famiglia nobile veneziana, i Barbarigo, giunti sui Colli Euganei per sfuggire alla peste del 1630. In quell’occasione fecero voto di realizzare un giardino votivo se fossero scampati alla malattia e fortunatamente, con l’eccezione della madre che morì prima ancora di lasciare Venezia, gli altri componenti della famiglia si salvarono.

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Una delle statue del giardino monumentale di Valsanzibio

Perché visitare il giardino di Valsanzibio

Questo grande parco, che ospita alberi secolari, è considerato la perla dei Colli Euganei. Vi offrirà la meraviglia della natura che si sveglia in primavera, un piacevole refrigerio in estate, le mille sfumature dell’autunno e la magia della neve in inverno.

Per avere informazioni più dettagliate ma anche per scoprire qualche curiosità su questo luogo, vi consiglio di leggere l’articolo dedicato: Il giardino monumentale di Valsanzibio, la perla dei colli Euganei.

Il castello del Catajo

Anche solo passando in auto, non si può fare a meno di notare questa costruzione, a metà tra una fortezza e una villa principesca, nel comune di Battaglia Terme. Questa dimora imponente fu realizzata dalla famiglia degli Obizzi, capitani di ventura di origini francesi.

Nelle magnifiche sale affrescate da Gian Battista Belotti (discepolo del Veronese) sono narrate le gesta e gli eventi più importanti per la famiglia. A secoli gloriosi, durante i quali il castello ospitò nobili e personaggi illustri, seguì purtroppo un periodo di abbandono e per questo soltanto una parte delle originali 350 stanze risulta attualmente accessibile. Nel 2016 il castello è stato acquistato all’asta dalla famiglia Cervellin, che si sta impegnando per riportarlo all’originale splendore.

Perché visitare il castello del Catajo

Tre cose che vi faranno innamorare del castello del Catajo:

  • il Cortile dei Giganti, dove venivano messe in scena anche battaglie navali;
  • la Fontana degli Elefanti, rara rappresentazione di questi animali, all’epoca sconosciuti in Italia;
  • il Giardino delle Delizie, con la grande peschiera e le sue ninfee.

Per organizzare la vostra visita al castello del Catajo, vi consiglio di controllare gli orari di apertura sul sito ufficiale: Info visite castello del Catajo.

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Vista dalla terrazza sul giardino dei giganti

P.S.: vi avevo parlato di Battaglia Terme anche nell’articolo dedicato ai più bei presepi viventi e non del Veneto, se capitate in zona durante le festività natalizie, non perdetevelo! Inoltre, anche se noi non ci siamo ancora stati, vi segnalo che ho sentito parlare molto bene del Museo della Navigazione Fluviale, per tutte le informazioni vi rimando al sito ufficiale.

Parco Frassanelle

Parco Frassanelle si trova nel comune di Rovolon e si estende per ben 65 ettari, oltre ai 60 del vicino campo da golf. Fu ideato nel 1860 dal pittore romantico Alberto Papafava, che volle ricreare un ambiente ideale, simile a quelli che dipingeva su tela. Oltre agli elementi naturali, ho trovato molto affascinanti le grotte artificiali che sono state ricreate, con un passaggio segreto che porta direttamente all’interno del casino di caccia.

Cosa ci è piaciuto: il parco è così grande che si può passeggiare tranquillamente anche nei weekend più affollati. Davanti al tempietto abbiamo trovato una distesa di menta profumatissima e poco più avanti un boschetto di bambù, e abbiamo scoperto che al suo interno nasconde una bellissima casa vacanze.

Informazioni utili per una visita a Parco Frassanelle

Il parco è aperto al pubblico nei weekend e spesso vengono organizzati eventi, molti adatti anche ai più piccoli. Noi ci siamo andati in autunno e abbiamo trovato un circo itinerante e un piccolo gregge di pecore. Vi lascio il link al sito ufficiale dove troverete il calendario aggiornato degli eventi: eventi a Parco Frassanelle. Per la pausa pranzo eravamo attrezzati, ma altrimenti si possono acquistare panini e piatti freddi, oltre a bibite, caffè e ottime torte. Troverete anche dei tavoli dove accomodarvi liberamente, sia che facciate pranzo al sacco, sia per chi acquista in loco.

Il parco è privato e l’ingresso è a pagamento:

  • il solo ingresso al Parco costa 7 euro per gli adulti, 3,50 euro per i bambini da 5 a 12 anni, gratuito per i più piccoli;
  • se aggiungete anche la visita alle Grotte, il prezzo sarà di 11 euro per gli adulti e 5,50 euro per i bambini.
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La chiesetta di Parco Frassanelle

Villa Selvatico: finalmente riaperta al pubblico

Sabato 25 marzo 2023 ha ufficialmente riaperto al pubblico, dopo anni di abbandono e lunghi lavori di restauro, Villa Selvatico, di proprietà della famiglia Miola. Io l’avevo visitata lo scorso novembre in anteprima grazie al GAL Patavino, ma nel frattempo sono stati approntati anche gli ultimi dettagli: i ponticelli di legno nel giardino inglese, i percorsi ben segnalati, le panchine in ferro battuto che si sposano perfettamente al contesto, la caffetteria che ha aperto al piano terra, la casetta per accogliere i visitatori all’ingresso, l’indispensabili porta-bici per chi come noi arriva pedalando…

Villa Selvatico svetta sulla cima di una collina con il suo stile eclettico: costruita nel Seicento, ha un’impronta palladiana, ma anche influssi . All’interno della Villa troviamo gli splendidi affreschi di Luca da Reggio, che raccontano la storia di Padova, fondata da Antenore nel 1185 a.C.. La vicina chiesetta medievale risale invece al 1100.

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La scalinata di 144 gradini che conduce alla terrazza e il giardino termale

Fu progettato nell’Ottocento il giardino inglese, opera del Jappelli, che creò un giardino romantico intorno ai laghetti termali già esistenti. È un luogo speciale perché proprio qui nacque il termalismo: oltre ai laghetti, esiste una grotta sudatoria che veniva utilizzata sin dal Medioevo, pare che persino il Petrarca venisse a curarsi a Colle Sant’Elena. La grotta purtroppo oggi non è più accessibile, ma Abano e Montegrotto continuano a essere il polo termale più grande d’Europa.

Informazioni utili per visitare Villa Selvatico

Villa Selvatico è aperta al pubblico tutti i giorni, escluso il martedì, con i seguenti orari:

  • dal lunedì al venerdì pomeriggio, dalle 15 alle 19;
  • il sabato e la domenica tutto il giorno, con orario continuato dalle 10 alle 19.

La Villa e il giardino si potranno visitare in autonomia, utilizzando l’audioguida, da ascoltare direttamente sul proprio telefono. L’ingresso con audioguida costa 10 euro per gli adulti, 6 per i bambini da 6 a 11 anni, è gratuito fino ai 5 anni. La domenica vengono proposte invece visite guidate in 5 turni di visita, che partiranno alle ore 10, 11.30, 14.30, 16, 17.30 al prezzo di 13 euro per gli adulti e 9 per i bambini. Per prenotare o per richiedere informazioni, potete fare riferimento al sito ufficiale: www.villaselvaticoterme.it.

Siti d’interesse storico, artistico e religioso

Grandi famiglie nobili, personaggi illustri, artisti, pittori: in molti hanno lasciato traccia del loro passaggio sui Colli Euganei. In questa sezione troverete qualche spunto per ripercorrerne le tracce.

Colli Euganei: cosa vedere ad Arquà Petrarca

Arquà Petrarca è un caratteristico borgo medievale adagiato in un avvallamento tra i Colli Euganei, e proprio alla geografia del territorio deve il suo primo nome Arquà, dal latino arquatum (a forma di arco). Mentre fu la scelta del sommo poeta, Francesco Petrarca, di ritirarsi in questo borgo per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita, a renderlo noto come Arquà Petrarca.

Oltre ad attirare gli appassionati del Petrarca, negli anni più recenti il borgo ha valorizzato i propri prodotti d’eccellenza (le giuggiole, le mandorle, l’olio) che si possono acquistare e gustare nei ristoranti locali. Inserito nel Parco dei Colli Euganei, rappresenta un comodo punto di partenza per passeggiate e percorsi attrezzati in bicicletta, ma anche per godersi un turismo lento alloggiando in uno dei bed&breakfast locali e gustando la cucina della trazione.

tomba di Petrarca

La tomba del Petrarca ad Arquà

Per scoprire tutto ciò che c’è da visitare ad Arquà Petrarca e la storia del borgo, potete leggere l’articolo dedicato a uno dei borghi più belli d’Italia: Arquà Petrarca.

Monselice ed Este, le città murate dei Colli Euganei

Tra i quindici comuni che fanno parte del territorio dei Colli Euganei, si trovano anche Monselice ed Este. Si tratta di due cittadine caratteristiche, che ben si prestano a essere visitate insieme, visto che distano soltanto dieci chilometri l’una dall’altra.

Monselice è nota soprattutto per le Sette Chiesette, rese celebri già nel Seicento quando il papa Paolo V acconsentì a concedere l’indulgenza plenaria a chi le avesse visitate, così come accadeva per chi visitava le sette basiliche di Roma. Per scoprire tutto su questa bella cittadina murata, vi lascio l’articolo dedicato: Cosa vedere a Monselice.

A Este spiccano sicuramente il Castello Carrarese, con il grande parco cittadino, e la piazza Maggiore, dove accomodarsi per un piacevole aperitivo. Inoltre la città ospita due importanti eventi: uno dedicato ai fiori, l’altro a una rievocazione storica. Per approfondire: Este: cosa vedere nella città dei fiori.

Il parco del castello carrarese, oggi giardino pubblico comunale

L’abbazia di Praglia

Per visitare l’abbazia di Praglia ci spostiamo nel comune di Teolo, ai piedi del Monte Lonzina. È un’abbazia benedettina fondata nel 1080 e ancor oggi abitata dai monaci, e già questo è un buon motivo per visitarla, ma non certo l’unico.

All’interno del complesso si trova la basilica minore dedicata a Santa Maria Assunta, costruita tra il 1490 e il 1550 in stile rinascimentale. Allo stesso periodo risalgono anche i tre bellissimi chiostri dell’abbazia (che ne può vantare anche un quarto, non visitabile):

  • il chiostro botanico, che accoglie i visitatori all’ingresso, accanto alla portineria, in passato dedicato alla coltivazione delle piante officinali;
  • il chiostro rustico, che offre una splendida vista sul campanile e delimita lo spazio riservato all’ospitalità;
  • il chiostro pensile, che collega tra loro gli ambienti comunitari.

Tra gli affascinanti ambienti che si possono visitare prenotando la visita guidata ci sono anche:

  • il Capitolo, la sala destinata alle riunioni di comunità, che può vantare un affresco attribuito a Girolamo Tessari, detto Dal Santo, in quanto attivo prevalentemente a Padova nel XVI secolo;
  • il Refettorio monumentale, con all’ingresso due preziosi lavabi in marmo e all’interno un grande affresco del Montagna e un pregevole arredo in noce e radica;
  • la loggetta Fogazzaro, che qui ambientò alcune parti del romanzo Piccolo mondo moderno.

La vita in abbazia

I monaci osservano la regola dell’ora et labora, dunque accanto ai luoghi di preghiera si trovano anche spazi dedicati alle attività manuali. Tra i prodotti di eccellenza del monastero, che si possono comprare nel loro negozio aperto tutti i giorni,  troviamo il vino, l’olio, tisane e infusi, miele e liquori, prodotti cosmetici e di erboristeria.

A Praglia si trova una storica biblioteca, dichiarata monumento nazionale. Nonostante le vicissitudini passate nei secoli dal monastero, può vantare un prezioso patrimonio di oltre 130.000 volumi. Inoltre è attivo un laboratorio di restauro di libri antichi.

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All’interno della chiesa dell’Abbazia di Praglia

Escursione al monastero degli Olivetani

Vi propongo una delle nostre passeggiate preferite , ma di itinerari ce ne sono davvero tanti! Siamo sul monte Venda, il più alto dei Colli Euganei e seguiremo il sentiero n. 4. Sul navigatore potete inserire come riferimento ‘Casa Marina‘ e poi lasciare l’auto lungo la strada. Il sentiero inizia poco più avanti: passerete accanto all’anfiteatro del Venda, per poi immergervi nel bosco.

Al bivio vi consigliamo di scegliere la strada più ripida per la salita, per poi percorrere il sentiero più lungo, ma più morbido, al ritorno. Quando ci siamo stati noi (autunno 2021) purtroppo la manutenzione del sentiero peccava, c’erano dei tratti  scoscesi e molto scivolosi, con parti completamente portate via dalla pioggia. Però indossando le scarpe adatte era comunque fattibile, con tanto di Picci nel marsupio, quindi il consiglio è sempre quello: affrontare l’itinerario con la giusta attrezzatura! Va detto invece che la segnaletica era chiara e in autunno potete anche raccogliere le castagne lungo il sentiero.

Ma arriviamo alla meta della nostra escursione: gli affascinanti resti del monastero degli Olivetani, dove le campane suonano ancora e si gode di una meravigliosa vista sulla vallata sottostante. Sotto l’antico monastero si trova una piccola chiesetta, tutt’oggi frequentata. Dopo una pausa relax, il ritorno.

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Attività per bambini sui Colli Euganei

In questa sezione troverete le attività testate e approvate dalla picci, ma anche qualche opzione adatta ai più grandi.

Incontrare i dinosauri a Cinto Euganeo

È arrivato il momento di consigliarvi una gita che adoreranno grandi e piccini: sto parlando del museo di Cava Bomba e dei suoi dinosauri a grandezza naturale!

Il museo si trova a Cinto Euganeo e sfrutta gli interessanti spazi di un’ex fornace utilizzata nell’Ottocento per l’estrazione e la lavorazione della calce. Gli attrezzi dell’epoca sono esposti in una sezione dedicata. L’area geopaleontologica nasce invece grazie ai pesci fossili ritrovati nel 1974 nell’ex cava ed è suddivisa in tre sezioni:

  • sezione geologica dedicata ai cambiamenti che hanno portato alla conformazione dei Colli Euganei così come li conosciamo oggi;
  • sezione della mineralogia, che raccoglie rocce, gemme e fossili da tutto il mondo;
  • sezione della Collezione Da Rio, lasciata dal conte Niccolò, importante naturalista padovano.

Informazioni utili per organizzare la vostra visita a Cinto Euganeo

L’ingresso al museo di Cava Bomba costa 4 euro per gli adulti, 2 euro per il ridotto, e l’ingresso è gratuito fino ai 6 anni. È aperto il sabato, la domenica e nei giorni festivi.  All’esterno del museo si possono ammirare invece tutti i giorni dei grandi frammenti di roccia e tre animali preistorici a grandezza naturale.

Vicino al museo parte anche il sentiero n. 11 del Monte Cinto, una piacevole passeggiata lunga circa cinque chilometri, da affrontare con scarpe da trekking.

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Accarezzando dinosauri a Cinto Euganeo

Attività per ragazzi a Casa Marina

Casa Marina è la sede dell’ente Parco Colli Euganei, nato nel 1989, inoltre ospita un giardino botanico, piccolo assaggio della grande varietà di flora che si trova sui colli: ben 1600 specie. Questa ricchezza deriva dai vari microclimi presenti nella zona, che permettono la crescita di tante piante diverse.

La struttura, rinnovata di recente con l’aggiunta di un ramo dall’aspetto più moderno allo storico edificio, attualmente ospita un bar/ ristorante, ma anche delle camere al primo piano, utilizzate soprattutto per organizzare campi estivi e weekend avventura per bambini e ragazzi dalle scuole elementari alle medie. A Casa Marina ho avuto anche l’opportunità, in collaborazione con il GAL Patavino, di partecipare a un bellissimo laboratorio di educazione naturalistica dedicato alle api.

Questa è una delle attività che vengono proposte durante i centri estivi, ma anche alle classi che vanno in gita durante l’anno scolastico. Un’altra attività molto divertente è l’orienteering al giardino botanico: viene data in dotazione una mappa per andare alla ricerca delle lanterne, in più accanto a ognuna si trova anche un indovinello da risolvere, sempre dedicato ad animali e piante che popolano i Colli Euganei. Un modo decisamente divertente di imparare!

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I cinghiali, tipici dei Colli Euganei, e la vista da Casa Marina

La casa delle farfalle di Montegrotto Terme

Questa è un’idea perfetta per una gita con i più piccoli o per rianimare un pomeriggio piovoso (esattamente come quello in cui scrivo!). La casa delle farfalle di Montegrotto è stata la prima a essere realizzata in Italia e ospita un micromegamondo con diversi ambienti animati da centinaia di farfalle libere di volare e altri animali tropicali.

All’esterno della struttura si trova anche un piccolo parco, chiamato il Bosco delle Fate, dedicato a leggende e personaggi fatati della tradizione popolare. Alcune statue sono soltanto da guardare, mentre altre sono più interattive, come la casetta di marzapane o la casa delle streghe dove si può entrare. Ci sono anche degli animali, caprette e coniglietti, molto apprezzati dalla picci. In questa zona si trova infine un’area pic-nic.

La casa delle farfalle si può visitare dal martedì alla domenica, con orario 10.00 – 12.30 e 14.30 – 18.00 in settimana e continuato 10.00 – 18.00 nei weekend e giorni festivi. ATTENZIONE: è chiusa nei mesi invernali (indicativamente da metà novembre ai primi di marzo) perché in questo periodo le farfalle non si riproducono e dunque non ne ospita. L’ingresso costa 11 euro per gli adulti, 8 euro per i bambini da 4 a 12 anni.

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Anche le farfalle sono golose!

Parco Avventura Le Fiorine

Il Parco Avventura Le Fiorine si trova a Teolo ed è il luogo ideale per mettere alla prova le proprie capacità divertendosi: ci si può sfidare a colpi di equilibrio e coraggio, lungo percorsi per tutte le età costruiti tra gli alberi, naturalmente il tutto nella massima sicurezza. All’arrivo, infatti, si inizia l’avventura con un breve briefing e si viene imbragati e dotati di caschetto, per affrontare in sicurezza i percorsi tra gli alberi.

L’area Verde è dedicata ai più piccoli, che troveranno due zipline e un percorso ad altezza uomo, pensato perché i genitori possano aiutarli a farlo. Quest’area è adatta dai 2 agli 11 anni e l’ingresso è a tempo. Quando ci siamo stati con la picci, che aveva esattamente due anni, ci hanno detto che era la bambina più piccola che avessero mai avuto, infatti hanno dovuto stringere al massimo l’imbragatura. Ma lei ha adorato i lanci con la zipline e ha anche provato a fare un pezzetto del percorso, che però è strutturato per bambini un po’ più alti (esattamente dall’altezza di un metro a braccio alzato, misurato da terra fino al polso).

Per ragazzi e adulti vengono proposti tre percorsi, che si differenziano in base al grado di difficoltà: percorso blu, percorso rosso e percorso nero. Il percorso blu si snoda a circa 6 metri da terra ed è il più breve (in media si impiegano 35 minuti per completarlo), mentre quando si affrontano il percorso rosso e il nero, aumentano sia l’altezza sia la durata: si trovano a circa 10 metri da terra e richiedono rispettivamente 40 e 50 minuti per essere completati. Se siete indecisi tra due, vi consiglio di partire dal più facile per prendere confidenza, per poi lanciarvi sul più impegnativo! Inoltre durante il briefing, una prima breve prova di percorso permetterà agli operatori di indicarvi il più adatto a voi.

Giorni di apertura e prezzi

Il parco avventura è aperto nei mesi che vanno da marzo a ottobre: fuori stagione soltanto nei finesettimana, mentre nei mesi estivi tutti i giorni. L’area Verde per i più piccoli si paga a tempo, costa 6 euro di mezz’ora, 12 euro per un’ora di utilizzo. Gli altri percorsi, invece, si pagano a quantità:

  • il primo giro comprensivo del briefing costa 12 euro per il percorso blu, 15 euro per il rosso o il nero;
  • il secondo giro costa 5 euro per il percorso blu, 8 euro per rosso e nero;
  • dal terzo giro costano tutti 5 euro.

In stagione è consigliato prenotare, per ulteriori dettagli vi consiglio come sempre di consultare il sito ufficiale: Parco Avventura Fiorine.

Se l’attività vi ha messo fame, date un’occhiate alla sezione enogastronomia: c’è un ottimo agriturismo accanto al parco.

Ecco la picci pronta a lanciarsi sulla zipline!

L’enogastronomia sui Colli Euganei

Ecco infine la sezione imprescindibile per gustare a pieno un’esperienza sui Colli Euganei!

Agriturismi sui Colli Euganei: ecco i nostri preferiti

Dopo tante attività, potevamo lasciarvi senza mangiare?! Ovviamente no! E visto che qualche agriturismo sui Colli Euganei l’abbiamo provato in questi anni, vi lascio la nostra personale selezione.

Il mio preferito è la Trattoria da Sgussa in località Faedo (Cinto Euganeo), un locale storico che ha saputo rinnovarsi nel tempo e oggi offre piatti ricercati creati con prodotti locali. Ha anche un proprio spaccio di prodotti e vi consigliamo di assaggiare i formaggi!

Se volete una vista eccezionale sui Colli Euganei, prenotate in terrazza al Pirio, a Torreglia. Noi qui abbiamo festeggiato la comunione di Patrick.

Se, come me, amate gli gnocchi, segnatevi la Trattoria al Capitello a Teolo per una degustazione: l’ambiente è rustico, gli gnocchi buonissimi! Un’altra location caratteristica a Teolo è la Baita Passo Fiorine, da cui potete poi partire direttamente a piedi per una passeggiata sul Monte della Madonna.

Degustazioni in cantina sui Colli Euganei

I Colli Euganei, grazie alla variegata natura geologica dei terreni, rappresentano un’importante zona per la coltivazione delle viti e infatti qui si producono numerosi vini DOC e un DOCG. Numerose sono anche le cantine in zona, ma io ve ne consiglio una in particolare, dove abbiamo fatto una degustazione meravigliosa, accompagnata da un’ottima selezione di prodotti locali.

Si tratta dell’azienda agricola Salvan – Vigne del Pigozzo, a Due Carrare: non potete sbagliare perché si trova proprio di fronte al Castello del Catajo (di cui vi ho parlato sempre in questo articolo). Ad accogliervi troverete proprio la famiglia Salvan: Giorgio e Rosanna vi accompagneranno a vedere le vigne e

Infine, vi faranno accomodare nell’antica barchessa per la degustazione.  Ho apprezzato tanto che sia stata pensata e strutturata per tutti, non si deve essere necessariamente degli esperti di vino per godersela. Non per niente Giorgio ci ha detto:

Esistono soltanto due tipi di vino: il bianco e il rosso, quello che ti piace e quello che non ti piace.

E così ci ha accompagnato nella prova dei loro ottimi vini e nei loro abbinamenti: con sorpresa ho scoperto quanto può variare il sapore di un formaggio abbinato a un Merlot piuttosto che a un Cabernet Franc. E il profumo incredibile che sprigiona il rosmarino abbinato al loro spumante rosato Summertime. Naturalmente a fine degustazione è aperta anche la cantina per gli acquisti, molto apprezzati da Stefano che era rimasto a casa. Per prenotare una visita o farvi spedire il vino, trovate tutti i dettagli sul loro sito: www.salvan.it.

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